Il lavoro in crisi grave

Mentre la popolazione provinciale (senza i nuovi Comuni della Valmarecchia) cresce di circa 4 mila unità (307 mila  all’inizio dell’anno), la crisi ha bloccato il lavoro: 135 mila erano gli occupati in provincia di Rimini (20 Comuni) nel 2008, e tali sono rimasti nel 2009, secondo le ultime medie annuali pubblicate dall’Istat.   Una crescita

Diplomati e neolaureati in cerca di un impiego

di Genny Bronzetti C’è ancora da aspettare. Chissà ancora per quanto. Se si è giovani e se si cerca lavoro, purtroppo, le cose sembrano non andare bene nemmeno quest’anno. Il 2010, infatti, non inizia nel migliore dei modi: secondo i nuovi dati forniti dall’Istat, la disoccupazione giovanile è aumentata raggiungendo il 28,7%. Un aumento di

La giusta direzione (editoriale di marzo)

Dopo diciotto mesi di crisi, almeno cinque mila posti di lavoro andati persi e un calo del prodotto regionale che non si registrava da anni, il 2010 richiede risposte chiare  a  poche e semplici domande:  quali azioni e progetti verranno messi concretamente in campo per rendere la produzione locale di beni e servizi più competitiva

2010: per il lavoro un anno decisivo

Oltre tre mila e duecento persone avviate al lavoro in meno in provincia di Rimini, nel 2009, rispetto ad un anno prima, sommati all’equivalente di circa  mille cinquecento lavoratori in cassa integrazione, quindi temporaneamente senza lavoro,  aggiungendo infine i tanti contratti a progetto scaduti e non rinnovati, fanno più di cinquemila  unità lavorative in meno

I ris/volti umani della crisi

Parlare di crisi, che continua, e portare i numeri della cassa integrazione (+600% in provincia di Rimini nei primi dieci mesi del 2009) e delle richieste di indennità di disoccupazione (+54%) che aumentano è utile, e continueremo a farlo, ma c’è sempre il rischio di rendere tutto troppo uguale e anonimo nello stesso tempo. Insomma

Le aziende dove l’occupazione ha titoli “superiori”

E’ opinione comune che in Italia e in Europa la competitività con i Paesi emergenti (Cina, India, Brasile, ecc.) non può basarsi sul costo del lavoro, ma su altri fattori come qualità dei prodotti, innovazione, ricerca, design, creatività, ecc.  Fattori che, quando sono presenti in azienda,  richiedono il supporto di personale con formazione medio-superiore.  Spesso

Scuola a tempo pieno cercasi

La presenza del “tempo pieno” nella scuola elementare (ora primaria) della regione continua ad essere elevata (attorno al 43,8% di allievi frequentanti e al 40,9% delle classi, con dati in incremento). Nell’ultimo anno, coperto dal Rapporto 2008 dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna,  è aumentato dello 0,9% il numero di allievi che frequentano classi a tempo

Il Presidente Napolitano sui giovani (dal messaggio di fine anno)

C’è stata (nel 2009)  una pesante caduta della produzione e dei consumi; ce ne stiamo sollevando; si è confermata la vocazione e intraprendenza industriale dell’Italia; ma ci sono state aziende, soprattutto piccole e medie imprese, che hanno subìto colpi non lievi; e a rischio, nel 2010, è soprattutto l’occupazione.  …… Parto dalla realtà delle famiglie

Lavorare a Capodanno

Il Capodanno, a sentire anche gli innumerevole inviti, commenti e pubblicità, distribuiti a piene mani  su stampa e televisione, è sinonimo di cenone, festa e divertimento. Ma perché tutto questo possa accadere ci vogliono tante persone che siano disposte a lavorare. Per gli interessati non è probabilmente piacevole (l’ultimo dell’anno anche loro, forse, si vorrebbero