Rivoluzioni in Alta Valmarecchia

di Lucia Renati

Comune che vai, problemi che trovi. La provincia di Rimini non è ancora abituata a quelli della “montagna”. Sì, perchè per i comuni dell’Alta Valmarecchia i problemi si chiamano dissesto idrogeologico, raggiungibilità dei luoghi di lavoro nelle zone industriali e delle strutture ospedaliere; per non parlare di tutte le problematiche che riguardano il passaggio da un territorio ad un altro.
La provincia di Rimini è strutturalmente, economicamente, culturalmente marinara. Il forte legame culturale, prima ancora che territoriale, con la spiaggia (più che con il mare), può essere definito la sua fortuna ed anche il suo limite, un limite che adesso viene rivoluzionato. Per guardare al lato economico, adesso vi sono effettivamente i presupposti della cosiddetta “diversificazione” dell’offerta turistica.

Le “emergenze croniche” di Pennabilli
“L’amministrazione che sto guidando, ha preso il via nel segno di una forte discontinuità con il passato – premette il sindaco Antonio Valli -. Il tema delle risorse della montagna rappresenta un fronte che preoccupa molto: comparando le risorse di questi territori con quelle del resto della provincia, emerge una disparità (per il valore del patrimonio immobiliare, per la presenza di attività economiche, per i costi della tenuta territoriale, solo per ricordare alcuni aspetti) che, in assenza di meccanismi di perequazione, condannerà questi territori.
“Già, nonostante questo gli investimenti non sono stati bloccati come il bilancio poteva suggerire, ma si è provveduto ad una rimodulazione delle priorità. Per esempio il completamento delle opere incompiute oltre alla realizzazione di alcuni nuovi investimenti indifferibili chiedendo sostegno al pubblico e al privato. Insomma, non sono più i tempi per indebitare i comuni con semplici e soli mutui che si rifletteranno negativamente sul nostro futuro preparando nuove crisi. Sul versante sociale, invece, un forte supporto è stato fornito dalla Comunità Montana con una gestione attenta dei servizi sociali. 

Quali sono le priorità per il territorio?
“Il territorio soffre di quelle ‘emergenze croniche’ che accomunano i territori di montagna. Il tema del lavoro è tra le principali emergenze. La soluzione si lega a doppio filo con quello della raggiungibilità di questi territori. Il polo industriale di Pontemessa deve rappresentare, per dimensioni e potenzialità, la punta di diamante per l’intera alta valle del Marecchia. Sono presenti realtà produttive di indiscusso rilievo, ma le potenzialità risultano compromesse da una viabilità che isola questi territori. Basta un braccio di pochi chilometri per collegarsi al Tirreno intercettando la E45, un collegamCome sono i rapporti con la costa e con la Provincia?
“Ci sentiamo accolti a braccia aperte. L’attenzione che ci viene rivolta tranquillizza ma abbiamo la consapevolezza che questo passaggio è una rivoluzione.

Quali preoccupazioni invece sono legate all’ingresso nella nuova provincia?
“Il primo pensiero va a chi si lascia (amministrativamente parlando). Personalmente sono stato amministratore marchigiano solo per poche settimane mentre conosco bene la realtà nella quale siamo arrivati. In questo breve lasso di tempo ho registrato da parte di Pesaro una conoscenza ed una organizzazione per i problemi della montagna che Rimini dovrà necessariamente affinare. Da questo punto di vista credo che ci debba essere riconoscenza per le attenzioni ricevute. Specifico sempre che non si è trattato di una fuga dalle Marche. Da parte degli amministratori è forte l’auspicio che il passaggio di consegne sia accompagnato anche da un travaso di esperienze nella gestione delle peculiarità montane da una Provincia all’altra.

Maiolo: essere piccoli in tempi di crisi
“Il comune di Maiolo – ci dice il sindaco Marco Fattori – risente della crisi economica soprattutto perché il bilancio talmente risicato di un piccolo comune come questo, non permette di eseguire programmazioni, oltre alla normale amministrazione, se non con la compartecipazione di enti superiori. Posso confermare che la forte crisi economica nel settore edilizio e nell’occupazione ha frenato lo sviluppo nel settore edile di tipo residenziale, dopo la recente approvazione del nuovo Piano Regolatore. Per contenere fortemente le spese pubbliche e, conseguentemente, le imposte ai cittadini, la raccolta dei rifiuti, l’acquedotto, l’illuminazione pubblica e tanti altri servizi, vengono svolti in proprio con i dipendenti”.
Quali sono le priorità da gestire?
“Sicuramente il contrasto dei dissesti idrogeologici, che in vari punti sul territorio mettono continuamente a rischio la pubblica viabilità, interi versanti e vari fabbricati, interessati da movimento franoso, oltre alla necessità di eseguire una forte manutenzione alla rete viaria”.
E i rapporti con la nuova Provincia? “Direi eccellenti: a Rimini stanno operando con professionalità ed impegno.

Quali sono ora le aspettative?
“Dalla Provincia di Rimini e dalla Regione Emilia Romagna ci aspettiamo un miglioramento dei servizi socio assistenziali e sanitario, una migliore gestione ed ammodernamento della viabilità. Dalla provincia di Pesaro, pur comprendendo il dispiacere e l’amarezza legata al distacco, mi sarei aspettato una maggiore collaborazione per alleviare i disagi ai cittadini, come si addice ad un paese civile, e non dare atto a fenomeni di ostruzionismo, sciacallaggio di mezzi e attrezzature e di poca collaborazione!”.

Comunità Alta Valmarecchia: un parco per due regioni… forse tre
“Restare nelle Marche non ci avrebbe certo risparmiato la crisi”. Ci scherza sopra Lorenzo Valenti, Presidente della Comunità Montana Alta Valmarecchia, cui fanno riferimento i sette nuovi comuni riminesi. “Abbiamo 180 cassintegrati a Sant’Agata, le imprese edili (50 in tutto il territorio) si lamentano della mancanza di lavori pubblici e di commesse dei privati. Al contrario, l’azienda Valpharma a Pennabilli, ha mantenuto il livello occupazionale, e anche l’attività di allevamento, diffusa nelle nostre zone, non ha subito un arresto significativo. A sostegno delle situazioni più difficili, la Comunità Montana ha posto in essere un accordo con i sindacati e con la Caritas, per quanto riguarda prestiti finanziari e altri tipi di sostegno. Come è ovvio, con il passaggio in Emilia Romagna e in provincia di Rimini cambiano completamente gli scenari amministrativi locali. Ma tutto si sta svolgendo abbastanza serenamente”.