Non decolla il turismo in Collina

Dopo tanti annunci, che non hanno prodotto grandi risultati, finalmente sembrerebbe che il turismo dell’entroterra (escluso cioè i cinque comuni costieri) stia decollando alla grande: gli arrivi dai 41 mila del 2009 sono aumentati a 58 mila nel 2010, le presenze da 94 mila a 158 mila (che sono comunque una piccola frazione, appena l’1% del totale delle presenze provinciali). Ma  il condizionale è d’obbligo perché bisogna considerare che nelle statistiche 2010 sono entrati i sette nuovi comuni dell’Alta Valmarecchia, che hanno contribuito per circa 60 mila presenze, a conferma della potenzialità  di quel lembo di territorio.

 Però in realtà, confrontando dati omogenei, cioè i 22 comuni dell’entroterra prima e dopo i nuovi ingressi, mentre gli arrivi sembrano essere cresciuti, nel 2010 rispetto all’anno prima, del 9% (quelli degli stranieri del 18%, più del doppio degli italiani), le presenze sono aumentate di un modesto 1%, questa volta più per merito degli italiani che degli stranieri, le cui presenze sono invece calate del 6% (nonostante gli arrivi).  Insomma, aggiuntando i calcoli le situazione è rimasta grosso modo la stessa degli anni precedenti.

 L’entroterra si conferma quindi una potenzialità inespressa, che ancora non riesce a far valere tutte le sue potenzialità, in parte perché i tanti decisori del ramo, a cominciare dai responsabili del marketing,  ma sono solo gli ultimi a portarne il peso, non hanno ancora  capito che i nostri entroterra, perché non ce n’è uno solo ma almeno tre (Media Valmarecchia, Alta Valmarecchia e Valconca), non vanno venduti come succursali della costa, giusto per qualche escursione estemporanea, ma come  veri e propri prodotti autonomi, perché oggi c’è chi vuole andare in vacanza al mare, ma ci sono anche altri che preferiscono la campagna, la collina, l’alta collina (con tutto il sistema degli agriturismo), i percorsi enogastronomici, ecc.  Dopo tanti anni che se ne discute, non metterlo ancora in pratica è veramente paradossale.

Ma molto dipende anche dai diretti interessati, a cominciare dagli operatori per finire con gli Amministratori locali dell’entroterra, che devono cominciare a farsi sentire un po’ di più.  Se non vogliono rischiare di subire, ancora per molti anni,  politiche turistiche balnearocentriche. 

Turismo in Collina 2003-2010

One thought on “Non decolla il turismo in Collina

  1. Se aspettiamo la politica dei balneari stiamo freschi… Le valli dell’entroterra devono rimboccarsi le maniche, nonostante la politica. .. ma siamo sulla buona strada.

Comments are closed.