di Domenico Chiericozzi Per avere un’idea di come è proposto e comunicato l’entroterra ai turisti al giro di boa della stagione 2013 e se è possibile visitare le nostre colline con i mezzi del trasporto pubblico locale, passato Ferragosto siamo andati personalmente in tutti e quattro gli uffici di Informazione e Accoglienza Turistica – IAT
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Cicloturisti… non per caso
di Genny Bronzetti Una città più bella. Dalla bici. In una terra varia e armonica come la Romagna, non poteva mancare una formula di turismo che ne sottolineasse le bellezze naturali: il cicloturismo. Un tipo di vacanza alternativa che sta acquisendo un successo sempre maggiore, così come sempre più numerosi sono gli alberghi attrezzati per
Non decolla il turismo in Collina
Dopo tanti annunci, che non hanno prodotto grandi risultati, finalmente sembrerebbe che il turismo dell’entroterra (escluso cioè i cinque comuni costieri) stia decollando alla grande: gli arrivi dai 41 mila del 2009 sono aumentati a 58 mila nel 2010, le presenze da 94 mila a 158 mila (che sono comunque una piccola frazione, appena l’1%
Turismo: l’entroterra ancora lontano
Se i buoni proposti avessero sempre un seguito il nostro entroterra, tra l’altro impreziosito dall’arrivo di sette nuovi Comuni dell’alta Valmarecchia, dovrebbe avere avuto uno dei più grossi boom turistici degli ultimi anni. Invece langue, con lo stesso numero di arrivi e con un calo delle presenze dell’8%, gli stranieri addirittura del 16%, nel 2009,
Turismo: promozione 2010
di Domenico Chiericozzi Parliamo di turismo e comunicazione commentando, in estrema sintesi, quanto previsto nel piano 2010 dell’Apt della Regione Emilia Romagna, la società costituita dalla Regione stessa (che ne detiene il 51%) e dal sistema delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna (con il 49%) con compiti di promozione e commercializzazione di turismo in Italia e
Qui entroterra
di Lucia Renati Il governo annuncia la ripresa, ma la situazione dei piccoli comuni sembra drammatica. In tempo di crisi si taglia, dove si può e anche dove non si potrebbe. Si riducono i servizi dell’Ausl, si cerca di aiutare le famiglie e i lavoratori in cassa integrazione, ma si tira la cinghia sui lavori