Notte rosa: piano con i numeri

Una manifestazione ben riuscita produce una sana soddisfazione, ma non bisogna esagerare, soprattutto con i numeri. Un milione e mezzo di persone il 4 luglio (per la notte del 3), ha dichiarato un  Assessore, subito superato da un secondo Assessore al turismo che ha rilanciato a  2 milioni. Non è noto come questi conti siano stati fatti, ma l’impressione è che sia l’entusiasmo più che la matematica a farla da padrone.

Proviamo allora a confrontare queste cifre con qualche altro numero che dovrebbe contenerle. La provincia di Rimini può offrire, in tutti i suoi 2 mila alberghi,  un totale di 138 mila posti letto (in tutta l’Emilia Romagna sono 385 mila). Ora pur ammettendo che tanti giovani si accontentano di un “pezzo” di letto, si converrà che il rapporto non sta molto in piedi.  Si dirà, ma tanti non hanno avuto bisogno di un letto perché hanno trascorso la notte in giro. Facciamo allora un altro conteggio: la fascia costiera del Comune di Rimini (in pratica la zona mare) si estende su una superficie di 6,7 kmq. (dove sono compresi alberghi, bar, ecc.)  e nell’ipotesi che la metà dei “notterosisti”, cioè circa 800 mila, si concentrassero nel comune capoluogo, fanno 119 mila presenze per kmq.  Più di una persona per ogni 10 mq.  Si converrà che anche questo numero è un po’ fuori luogo.     

 Qualche giornale ha scritto che al concerto di Piovani, ottimo, gradevole e ben riuscito, c’erano 5 mila persone. Anche questa è una esagerazione. Chi scrive era presente e non c’erano più di 300/400 persone (erano occupati tutti i lettini di un bagno e poco di più). Questo evidentemente non toglie valore all’iniziativa, senz’altro da ripetere.

Insomma, la Notte rosa è stata una bella manifestazione di inizio estate, ma evitiamo di dare  numeri mal calcolati e poco realistici. C’è il rischio che producano l’effetto contrario.