Rimini: costi e ricavi di un Capodanno in tv

Il Capodanno televisivo, cioè la trasmissione dell’ultimo dell’anno da Piazzale Fellini a Rimini, costerà alla casse comunali 680 mila euro per 4,15 ore di spettacolo (540 mila per la realizzazione dell’evento, più 120 mila per la “campagna di comunicazione diretta a valorizzare le diverse attrattive del territorio riminese collocata all’interno dello spettacolo”). Cioè 160 mila euro l’ora.

La delibera di approvazione dell’evento (delibera della Giunta comunale n.368 del 3/11/2009),dopo aver descritto l’iniziativa, entrata, si dice,  nella case di 5 milioni e oltre di italiani, come “di grande successo anche in termini di presenze alberghiere” prosegue sostenendo che “Nel confronto tra il 2002 (ultimo anno senza lo spettacolo televisivo di Capodanno) e le varie edizioni dello show in diretta da Rimini, gli arrivi totali (italiani ed esteri) in città, nel mese di dicembre, hanno registrato un aumento progressivo fino ad arrivare al +25,8% arrivi e +12,5% presenze”. 

 Ovviamente vedere la propria città in televisione fa sempre piacere, Rimini vive molto di immagine, e l’investimento televisivo non ha niente di inusuale. Il problema semmai è  vedere quanto rende, non solo in popolarità (immagine),  ma come ritorno economico di breve e medio periodo. Cioè sarebbe utile, dopo una esperienza durata sette anni, poter fare un bilancio tra costi e ricavi. Una prassi normale in qualsiasi impresa economica. Vendendo Rimini un prodotto molto particolare,  vacanze, fiere e congressi, la domanda da porsi è molto semplice: dopo i capodanni televisivi sono aumentati gli arrivi e le presenze ?

Secondo la Giunta comunale, che ha approvato la delibera, questo ritorno c’è stato, anche se non si capisce a quale periodo l’aumento di arrivi e presenze riportato faccia riferimento.    Effettivamente, prendendo in considerazione gli anni dal duemila in poi, nel 2003, primo anno del Capodanno televisivo, gli arrivi di dicembre nel Comune di Rimini sono cresciuti, rispetto al 2002, senza TV, del 21% (da 33 a 40 mila). Ma se il confronto si fa con l’anno duemila, gli arrivi in più sono  solo 1.267.

Poi nel 2004 e 2005, pur restando gli arrivi di dicembre sopra i livelli pre capodanno in TV,  c’è stato un calo, ed il massimo degli arrivi è stato registrato nel 2007, quando si è lambito quota  42 mila.  Ma è anche vero che nel 2008, cioè l’anno scorso, c’è stato un crollo del 17% (34.730 arrivi), poco al di sopra del livello di partenza e molto al di sotto dell’anno duemila (senza TV).  

Ragionando in termini di media degli arrivi di dicembre, se tra il 2000 e 2002 questi sono stati circa 35 mila l’anno, nel periodo compreso tra 2003 e  2008  la media, sempre a dicembre, è stata poco meno di 39 mila. Quindi si può sostenere, al di la delle variazioni mensili, che il capodanno televisivo ha contribuito ad aumentare gli arrivi di dicembre di circa 4 mila unità l’anno, che rappresenta un  più 11%.   Dividendo il costo del capodanno televisivo per l’incremento degli arrivi, dimostrato che tra i due fatti esiste una relazione, si deduce che ogni nuovo visitatore è costato in media circa 170 euro. 

 Le presenze (notti trascorsi in albergo) di dicembre hanno grosso modo ricalcato l’andamento degli arrivi: il massimo è stato  raggiunto nel dicembre 2006 (+ 18% sul 2002), poi discesa nel 2007 e caduta brusca nel 2008.   In termini di presenze medie nel mese di dicembre,  si è passati da 113 mila circa  del periodo pre capodanno televisivo (prima del 2002),  a 122 mila con la tv (dal 2003), con un miglioramento medio di 9 mila notti. Considerando l’investimento televisivo, è come se ogni nuova notte fosse costata circa 75 euro.

E’ ragionevole pensare che chi viene per la fine dell’anno alla fine magari spende di più (cenone  di capodanno, feste, visite a negozi, ecc.), ma nemmeno troppo.    Interrogati, i commerciati dei comuni della riviera, dopo le festività di Natale 2008, da una ricerca di Confesercenti, hanno dichiarato che tra la clientela dell’ultimo periodo festivo solo il 28% era composta da visitatori non residenti.

 Una promozione televisiva dovrebbe però estendere la sua ricaduta anche più in la del periodo dell’evento e magari allungare la sua influenza fino al’estate, convincendo più persone a venire sulla nostra Costa. E’ successo ?  Nel 2002 (anno senza capodanno tv) gli arrivi, per tutto l’anno, nel Comune di Rimini sono stati 1.418.862 , diventati 1.548.263 nel 2008, segnando quindi un incremento del 9%.

Ma questo non è capitato alle presenze che al contrario, anche se di poco, sono diminuite: da 7.567.574 del 2002  a  7.526.405 nel 2008.  Certo si può sempre dire che senza l’aggiunta di  nuovi arrivi le cose sarebbero andate anche peggio.     In conclusione non ci sono troppe evidenze del “grande successo” del ritorno economico dell’evento capodanno in tv.  Che alla fine è quello che conta.  Interrogarsi quindi se questa formula è la migliore per il risultato che si vuole ottenere (far conoscere Rimini per aumentare le presenze turistiche) è quanto mai utile e necessario.  Magari non a ridosso dell’evento medesimo.