Occupazione in calo

 Escludendo la Pubblica Amministrazione, che comunque non assume da tempo o lo fa molto poco, e i liberi professionisti senza dipendenti,  il sistema economico della provincia di Rimini ha perso, nel 2009, l’anno in cui la crisi ha cominciato a farsi sentire,  1.154 posti di lavoro rispetto al 2008. Questo includendo le persone in cassa integrazione, che se non dovessero tornare al lavoro, andrebbero ad ingrossare la già lunga lista dei disoccupati.  Nel 2010, visto l’andamento della cassa integrazione, potrebbe essere andato anche peggio.  

Nello stesso periodo Forlì-Cesena ha perso 1.461 posti di lavoro, Ravenna 767, Bologna più di 6 mila e l’intera Regione oltre 26 mila. Insomma, non è andata bene a nessuno.

A Rimini, il settore dove il calo degli addetti è stato più consistente è il manifatturiero (- 1.479), meno le costruzioni (-133) ed il trasporto (-222).

Ma qualcosa si è mosso anche in senso contrario e questo è servito ad attutire, seppure parzialmente, il saldo negativo finale. Nuovi posti di lavoro sono infatti stati creati nella sanità e nell’assistenza sociale (206), nel turismo (331) e perfino nel commercio (126), nonostante il calo dei consumi.