L’IMU amara, semi-nascosta sul web

Sarà che le brutte notizie, come il pagamento del saldo dell’IMU (l’imposta sugli immobili, che in pratica sostituisce la vecchia ICI) di metà dicembre, non è una notizia particolarmente allettante, ma vedere come le principali Amministrazioni locali informano i cittadini, o meglio spesso eludono la notizia, probabilmente dopo aver fatto della trasparenza il loro manifesto,  è particolarmente istruttivo.

Intanto, però, parliamo delle aliquote applicate dai principali Comuni della provincia di Rimini, non senza ricordare che si partiva da una base minima stabilita dal Governo del 4 per mille, a cui i Comuni avevano la facoltà, ma non l’obbligo,  di aggiungere qualcosa.

Scopriamo così  che il Comune che ha applicato le aliquote più alte, per la prima casa come per i capannoni industriali, è Bellaria,  mentre sul fronte opposto, con i prelievi più bassi, c’è invece Novafeltria.  In mezzo tutti gli altri.

Tra i  Capoluoghi di provincia della Romagna, Forlì è il Comune che applica l’aliquota più alta  per la prima casa (5,5 per mille), mentre spetta a  Ravenna il record  per i  fabbricati industriali (10,6 per mille). Nel Comune di Rimini sono rispettivamente il 5 e il 9,9 per mille.

Ma è interessante vedere come le varie Amministrazioni hanno scelto di informare di questa imposta i loro cittadini, dai rispettivi siti web istituzionali. Diciamo subito che Coriano, Riccione e Cattolica sono gli unici, tra i dieci Comuni più grandi della provincia di Rimini indagati, a mettere l’IMU bene in vista nella prima pagina. Per tutti gli altri, scoprirla è quasi una impresa. Nel  Comune di Rimini non compare da nessuna parte e bisogna cercarla alla voce tributi, in fondo alla colonna di sinistra della prima pagina (da qualche giorno  un riquadro compare nella home page).   A Bellaria si può scaricare la modulistica dalla pagina di apertura, ma per conoscere le aliquote bisogna addentrarsi tra i tributi e poi cliccare la voce Imu.

A Misano Adriatico l’informazione c’è, con la possibilità del calcolo automatico, un sistema presente in quasi tutti i comuni, ma così in basso, nella colonna di sinistra, da richiedere una ricerca più che attenta.

Anche a  Verucchio avviene la stessa cosa. Il quadratino del calcolo on line è ben visibile, ma a parte di contenere solo informazioni generali, senza nessun foglio di calcolo,  per sapere delle aliquote si deve cliccare prima nella guida ai servizi, poi andare tra gli argomenti, dove finalmente compare l’Imu, ma non è finita, perché per le aliquote bisogna cliccare di nuovo tra gli allegati, a sinistra.

A Morciano di Romagna è richiesto stare attenti alle ultime notizie che scorrono rapide, oppure andare a metà pagina e cliccare un invisibile “qui” per accedere alla delibera che fissa le aliquote.

Infine Novafeltria, abbastanza visibile, nella colonna di destra, con la possibilità del calcolo on line, che però non risulta di facile applicazione.

In sintesi, trattandosi di un adempimento importante ed obbligatorio per quasi tutti, ci si aspetterebbe dalle Amministrazioni locali una informazione più frontale, intuitiva e meglio accessibile. Perché i cittadini non sono tutti maghi del computer e rendere le cose più facili dovrebbe costituire un obiettivo  prioritario di qualsiasi Ente Pubblico che intenda farsi capire.

L’IMU dei Comuni