Il MEPA limita la concorrenza

Il MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) dovrebbe favorire la libera concorrenza per ottenere prezzi più bassi, invece rischia di produrre il risultato contrario. Per le difficoltà ad iscriversi (ci vogliono mesi), per la burocrazia,  ma soprattutto per la mancanza di categorie adeguate. Un esempio: lavoro in una società che si occupa di ricerche e progettazione europea, per il MEPA dovrebbe iscriversi nella categoria “eventi”, dove nessuno ci cercherà, perché facciamo tutt’altro. Fatto anche questo tentativo ci hanno risposto, dopo due mesi,  che lo Statuto non è coerente. Ovvietà, perché facciamo altro. Altre società, per accedervi, sono dovute andare dal notaio, che non lo fa gratis,  per cambiare lo Statuto.

Di fatto, quindi, il MEPA alzando costi e barriere burocratiche, limita l’accesso delle imprese, soprattutto piccole, e rischia di alzare i prezzi (per meno concorrenza) invece di ridurli. Questa non è né semplificazione, né efficienza e non va nemmeno nella direzione di ridurre la spesa.

(Lettera pubblicata sul quotidiano  La Repubblica del 11 settembre 2014)

 

IL CASO

La società in questione si occupa di studi, ricerche socio-economiche, ricerca di finanziamenti, progettazione e gestione di progetti europei (presentati su bandi dell’Unione). Dovrebbe trovare la propria categoria (basterebbe seguire i codici Istat), invece, mancando, il consiglio del personale MEPA interpellato è stato quello di iscriversi al raggruppamento Eventi 2010-Servizi per eventi e per la comunicazione,che prevede le seguenti categorie di abilitazione: Servizi per eventi, Servizi di Media Audiovisivi-Trasmissione contenuti audiovisivi su canali TV Digitale Terrestre in modalità lineare e non lineare, Servizi di Media Audivisivi-Trasmissione contenuti audiovisivi via Internet in modalità lineare e non lineare”.

Cosa c’entrano queste attività con quelle svolte dalla società in oggetto? Niente. Chi, avendone bisogno, per una ricerca o  per partecipare ad un bando europeo, andrà a cercare una società tra gli organizzatori di Eventi ?  Nessuno.

E’ così evidente l’assurdità di questa impostazione. Non è il MEPA che si organizza per aprire le porte,  nella forma più semplice, al maggior numero possibile di società,  unica garanzia di vera concorrenza, ma tutto il contrario. Consigliando di cambiare gli Statuti, un costo,  per rientrare a forza in qualcuna delle categorie presenti.  A questo punto vale il vecchio detto che errare è umano, ma persistere è diabolico. Per il momento siamo alla seconda opzione. Con buona pace del Governo, che  potrebbe fare una riforma utile a costo zero.