Dove finiscono le multe

di Lucia Renati

Se pensi che la Ztl sia una tv di nuova generazione o che significhi ‘zona tutta libera’, se un giorno in cui andavi di fretta (praticamente un giorno qualsiasi), hai parcheggiato frettolosamente la tua macchina senza fare caso ai cartelli che avevi intorno, o senza aver messo il grattino, o infischiandotene del disco orario, oppure se, sempre perché avevi fretta, hai spinto il piede sull’acceleratore, hai fatto un sorpasso azzardato, se l’occhio impietoso del vigile elettronico si è posato almeno una volta su di te, o hai incontrato il tutor in autostrada, sei già un esperto. Ma ogni volta quel lembo di carta ‘verde menta’ che fa capolino sotto il tergicristallo, è un “colpo al cuore”. Nel secondo caso (ed è il peggiore), arriva a casa in una busta. Non c’è bisogno di leggere, il significato è semplice: hai preso una multa. Tra i denti sussurri parole che non insegnerai ai tuoi figli. A quel punto ti fai due domande. La seconda è: Dove andranno a finire i miei soldi?

 Cosa dice la normativa

La destinazione degli introiti da multe (sanzioni amministrative pecuniarie), è regolata dall’articolo 208 del codice della strada. L’articolo prevede che i proventi delle sanzioni per violazioni al codice, siano devoluti allo Stato. A regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti di questi tre enti pubblici. Il 50% dei proventi spettanti agli enti è così destinata: un quarto della quota a interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione di segnaletica e strade di proprietà dell’ente; un quarto all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale e alla manutenzione delle strade, corsi di educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale. La quota dei proventi può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro.

 Come va nei fatti? La situazione comune per comune

Nel bilancio del comune di Rimini, gli introiti da multe appaiono alla voce “proventi dei servizi pubblici” insieme alle entrate derivanti dai servizi scolastici, sportivi, culturali e alla gestione dei parcheggi. Nel 2009, da questo capitolo, il comune di Rimini ha incassato 14.753.976 euro, vale a dire 970.000 euro in meno dell’anno prima. Lo scostamento, dicono dagli uffici comunali, è stato determinato dal minor gettito relativo alle contravvenzioni, inizialmente previste per 8.039.000 di euro ed accertate a fine anno per 6.590.000 euro (- 1.439.000). Nel dettaglio, tra gli interventi finanziati nel 2009 ci sono: materiali per il personale di Polizia municipale, programma di educazione stradale nelle scuole, mezzi tecnici, acquisto di veicoli di servizio, redazione del piano urbano della mobilità, messa in sicurezza della circolazione, abbattimento di barriere architettoniche e piste ciclabili.

Nell’assestamento di bilancio del 2010 ci sono invece 5 milioni di euro in più. Di questi, divieti di sosta, autovelox e vigile elettronico hanno fatto entrare nelle casse comunali 1 milione di euro in più del previsto, cioè 8 milioni. Uno degli incrementi più rilevanti. Ma i segni più appaiono anche in altri ambiti: 445.000 euro dai dividendi da partecipazioni societarie, 500.000 euro di contributi e altre entrate in più (3.469 euro dall’Università di Bologna per la biblioteca, 102.000 euro dalla Provincia per borse di studio, 90.000 euro dall’Istat per il censimento dell’agricoltura, 300.000 euro per finanziare agevolazioni TIA ed entrate da privati), 2 milioni in più di trasferimenti erariali. Tra questi rientrano anche 1,4 milioni di euro come fondo di garanzia se il comune dovesse perdere il ricorso al Tar fatto tramite l’Anci, relativo alla questione dell’ICI prima casa. Se il Tar del Lazio dovesse dar ragione allo Stato e non ai comuni, i trasferimenti si ridurrebbero infatti di 1,5 milioni di euro.

 Rimini, regalo… di Capodanno

Con i soldi in più incassati quest’anno, anche grazie alle multe, il Comune potrà permettersi un bel regalo… di Capodanno. “Non è che paghiamo il Capodanno con le multe come è stato scritto da qualche quotidiano – dice l’assessore al Bilancio del comune di Rimini Antonella Beltrami. – 500.000 euro di questi 5 milioni in più incassati, sono stati destinati all’evento, se a qualcuno piace pensare che siano delle multe, faccia pure. Per esempio abbiamo anche destinato 1 milione in più per verde e manutenzione delle strade”. I soldi, comunque, sono arrivati nell’anno delle polemiche sulla diretta Rai, in bilico fino all’ultimo quest’anno, prima di essere riconfermata, con la coppia Mara Venier e Pino Insegno al timone. Criticato anche in consiglio comunale perchè troppo costoso (ci vogliono oltre 500.000 euro, l’evento è costato 6 milioni in sette anni) e non prioritario rispetto ai problemi da risolvere in città come la sopravvivenza dei teatri, Novelli in primis. Ma stappare lo spumante (italiano s’intende) dal palco di piazzale Fellini, non è cosa alla quale si può rinunciare, secondo gli amministratori di comune e provincia. “E’ vero che le risorse impegnate sono molte – ammette l’assessore Gamberini – ma la diretta Rai porta Rimini nelle case degli italiani come non lo farebbero altre, costose, campagne promozionali mirate”.

Tornando all’assestamento di bilancio, ci sono 10 milioni di euro di pagamenti di parte straordinaria bloccati dal patto di stabilità. I fornitori sono stati pagati con 1,8 milioni di euro di anticipi effettuata dalle banche in forza della convenzione sottoscritta tra istituti di credito e Comune. Il vincolo sugli investimenti e le uscite impedisce di programmare nuovi investimenti se non urgenti ed inderogabili. Come il Capodanno, che quando arriva, arriva…

 Uno sguardo agli altri comuni

A Riccione nel 2009 sono state comminate sanzioni per 1.500.000 euro, cui si aggiungono 400.000 euro di sanzioni arretrate recuperate. Di questi, 1.590 euro sono stati utilizzati per pagare il personale non di ruolo, mentre 1.139.860 euro per retribuire quello di ruolo. Il resto è stato utilizzato per manutenzione strade, potenziamento servizi Pm con acquisto di mezzi, beni e servizi.

Nel 2009 il comune di Morciano ha accertato 70.000 euro di introiti da multe per infrazioni al codice della strada. Di questi 31.500 euro sono stati destinati al miglioramento della viabilità stradale, 3.500 come quota di previdenza complementare al personale di polizia municipale e la restante quota al finanziamento delle spese correnti, ci dice Elena Masini, Responsabile servizio contabilità del Comune di Morciano.

Il Comando di Polizia Municipale di San Giovanni in Marignano nel 2009 ha ‘ricavato’ infine dalle multe 41.500 euro di cui 14.567,84 incassati.