CITTÀ SICURE PER I CICLISTI

L’appello  in  8 punti, lanciato dal giornale inglese Il Time, dopo la morte di un suo giornalista, e rilanciato in Italia da alcuni media, tra cui  La Repubblica e il Corriere dello Sport. Per saperne di più andare su piciclisti.wordpress.com,   facebook.com/salvaiciclisti, oppure account di twitter utilizzando l’hashtag #salvaiciclisti

1) Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote. 2) Gli incroci più pericolosi devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere sul lato. 3) Indagine nazionale per determinare quanti vanno in bici e quanti vengono uccisi o feriti. 4) Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato al piste ciclabili di nuova generazione. 5) Migliorare la formazione di ciclisti e autisti e la sicurezza dei ciclisti come parte fondamentale dei test di guida. 6) Limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili a 30 km/h. 7) Invitare i privati a sponsorizzare la creare piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato. 8) Ogni città nomini un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

Chissà se anche i nostri Sindaci vorranno aderire e fare qualcosa ….