Quando lo shopping è “iper”

di Laura Prelati

Sorgono dove non molto tempo fa la terra era arata e coltivata, nell’estrema periferia della città. Superfici in cemento di migliaia di metri quadri e investimenti calcolabili in decine di milioni di euro, una miriade di attività commerciali, di tutti i tipi e marchi, e bar ristoro, aperti dalle 9 alle 21, 7 giorni su 7. Ecco l’identikit dell’ipermercato. Lo shopping è solo una delle tante motivazioni che fanno muovere le persone verso queste “cittadelle del consumo”: la scusa è il clima, troppo caldo o troppo freddo, la pioggia o il mal tempo, condizioni quindi non favorevoli per una passeggiata, un aperitivo, un incontro o la spesa settimanale. TRE torna a far visita ai centri commerciali del territorio riminese e ai loro lavoratori, ad eccezione del Conad E.leclerc per il quale non è stato possibile ricevere alcun dato.

LA GALLERIA PERLA VERDE, L’ULTIMA NATA IN CASA COOP

Diamo uno sguardo all’ultimo nato, il nuovo Centro Commerciale “Perla Verde”di Riccione inaugurato l’8 dicembre dello scorso anno nel quale sono stati investiti 33,4 milioni di euro. L’area copre una superficie di 30.000 mq.; all’esterno sono 3.600 i mq destinati a verde nei quali trovano spazio anche giochi per i bimbi, mentre17.000 mq sono destinati a parcheggio per 665 auto (200 a raso e 465 interrati). La galleria occupa 14.000 mq, di cui 12.000 per gli esercizi commerciali e 2.000 per la torre uffici. “Perla Verde” è stato concepito con criteri di risparmio energetico: consumi di energia elettrica soddisfatti da un impianto fotovoltaico da 80 kw, lampade ad alta efficienza, banchi surgelati con finestre scorrevoli, ecc. Al suo interno, i negozi delle tipologie più disparate: dall’abbigliamento sportivo all’erboristeria, dall’Ottico ai casalinghi, al calzolaio lampo, fino ai punti ristoro, pizzerie, piadinerie e kebab. Gli addetti ai vari negozi senza contare l’indotto da attività di manutenzione, pulizia e promozione, sono 150. I dipendenti del solo supermercato Coop, 90 (di cui 64 neoassunti), svolgono il loro lavoro su un’area di 2500 mq. Gli articoli in vendita sono migliaia: 10.800 referenze tra confezionati e freschi più 1.500 articoli non food. Una novità per l’iper di Riccione (ma si ritrova anche all’ipercoop “Malatesta”), sono le casse “fai da te”; su 16 casse servite da addetti 6 sono automatiche anche nello scontrino e nella riscossione dell’incasso. Un risparmio in termini di personale qualora i clienti imparassero a servirsi correttamente di questo servizio.

IPERCOOP “I MALATESTA”

Nell’Iper “I Malatesta”, ubicato a Rimini nord e sempre gestito dal gruppo Coop Adriatica, i lavoratori sono 200 di cui 152 donne (pari al 76%) col 37,9% avente qualifica di responsabile. Qui il turn over si assesta su livelli molto bassi: dopo l’assunzione, a detta dei responsabili di Coop Adriatica, quasi tutti i lavoratori restano in cooperativa e l’anzianità media è di circa 10 anni. La quota dei contratti temporanei è stata portata a livello minimo, quello indispensabile per conseguire la flessibilità necessaria ad affrontare la sostituzione dei lavoratori per un periodo limitato (ferie, malattie, maternità, ecc.) e le esigenze di circostanze particolari per le attività di vendita, come l’avvio dei nuovi negozi, le stagioni turistiche, le festività. “Si è scelto, in coerenza con l’orientamento dell’Associazione nazionale delle cooperative di consumo, di non utilizzare nessuna delle modalità di assunzione previste dalla Legge 30 sulla flessibilità del Lavoro, come il Lavoro a chiamata, il Lavoro Ripartito o lo Staff Leasing in quanto considerate di eccessiva precarietà e troppo penalizzanti per il lavoratore. Viene inoltre promossa una politica di avanzamento professionale con passaggio di livello e percorsi di carriera attivati. Ma, soprattutto, viene data l’opportunità di crescere, con un apposito band,o che permette di autocandidarsi ad un percorso di valutazione preliminare alla carriera per ruoli commerciali di livello superiore”. Oltre la metà dei lavoratori di Coop Adriatica sono impiegati a tempo pieno ed in complessivo i lavoratori a tempo indeterminato sono aumentati e raggiungono oggi il 92,7% del totale degli addetti. Un sistema innovativo è quello delle rilocalizzazioni o nuove assunzioni nelle nuove aperture: con l’introduzione anche di moderne tecnologie, per esempio le casse fai da te, ha comportato per 400 cassieri corsi ad hoc per familiarizzare con gli strumenti e per migliorare la capacità di relazionarsi col cliente. Anche le politiche a tutela della maternità offrono maggior sostegno alle lavoratrici neo mamme che fruiscono di quasi 10 mesi (in totale) di aspettativa; sono inoltre previsti turni in orari particolari e permessi aggiuntivi nei primi anni di vita del bambino. In Coop il 68% dei dipendenti ha un’età compresa tra 36 e 55 anni.

OVIESSE

Dopo la chiusura del punto Oviesse sulla Super strada di S.Marino e nel centro storico in Corso d’Augusto, l’unico punto vendita per Rimini è ubicato all’interno della Galleria I Malatesta. All’interno dell’Iper il blend offre ai clienti abbigliamento per uomo/donna/bambino di fascia economica, ma di discreta qualità. Qui sono occupate 9 giovani donne (che si turnano per coprire tutte le fascie orarie) che svolgono l’attività lavorativa come commesse e cassiere, inoltre vi sono 2 magazzinieri (uomini). Ma il personale è sufficiente, c’è possibilità di far domanda per entrare nell’organico? “Si può fare domanda corredando con tutti i dati necessari e chissà…” rispondono i responsabili. “Si potrebbe anche essere assunti per un part time corto o cortissimo (di tre ore al giorno, magari dalle 12,30 alle 15,30 o dalle 18 alle 21, ndr.) che nessuno vuole fare…”.

EURONICS

Sempre nella galleria de I Malatesta troviamo Euronics. Qui sono assunti 14 dipendenti, tutti con contratto a tempo indeterminato full time. Si tratta di 7 donne e 7 uomini. Gli apprendisti sono attualmente 7. Le donne occupano ruoli di gestione della cassa e di addetti alle vendite, in particolare nei reparti piccoli elettrodomestici ed articoli da regalo. “Dall’apertura del negozio, circa quattro anni fa – dice il responsabile per il negozio di Rimini Michele Vanni – la squadra è rimasta sostanzialmente invariata. Attualmente stiamo cercando una figura di magazziniere. I nostri dipendenti sono per la maggior parte giovani tra i 20 e 30 anni ed anche la maggior parte di curriculum per le assunzioni che ci viene inviata, rientra in questa tipologia”.

“All’atto dell’assunzione – prosegue Vanni – viene richiesta una conoscenza specifica sul settore in cui si dovrà operare all’interno del negozio. Il titolo di studio non è un fattore determinante per l’assunzione. Cerchiamo persone che abbiano già avuto esperienze di vendita e che mostrino una predisposizione ai contatti con il pubblico”.