Airbnb a passo di carica

Cronaca di Bologna: il centro ha fatto boom, raddoppiati i locali in soli cinque anni. Lo stesso articolo, più in basso, scrive: sono più di 5 mila i bolognesi che affittano una stanza o il loro appartamento su Airbnb  (piattaforma digitale per domandare e offrire posti letto) , di cui più della metà sono in centro storico, ricavandone un reddito medio annuo di 2.300 euro (La Repubblica, 1°aprile 2017).

In Romagna, cliccando su un pc o uno smartphone, Airbnb Rimini ve ne appariranno 300, a Forlì e Ravenna altrettanti, in ciascuna città. In tutto, quindi, novecento.

Facendo una media di due posti letto per offerta di ospitalità messa in piattaforma si raggiungono, solo nelle tre maggiori città della Romagna, i numeri di un hotel di 1.800 posti letto,  cioè di circa 26 nuovi hotel, considerando che quelli attualmente attivi dispongono, come media, di 70 posti letto per struttura.

Questa, degli Airbnb,  è una nuova modalità di ospitalità, non solo locale, che ancora non viene presa nella giusta considerazione. Questo è un errore, almeno sotto due punti di vista: della qualità delle ricettività, e fiscale (a cominciare dalla tassa di soggiorno, che attualmente gli ospiti degli Airbnb non pagano).

Una dimenticanza a cui andrebbe posto riparo perché gli Airbnb fanno sempre più concorrenza agli hotel tradizionali. Secondo uno studio recente di Morgan Stanley Research (che tra l’altro sta investendo negli Airbnb), nel 2016, questa nuova forma di ospitalità è stata scelta dal 19 per cento di viaggiatori per piacere, che salirà al 25 per cento nel 2017.

Non attira però solo i vacanzieri, perché  anche chi viaggia per motivi lavoro li scegli con sempre maggiore frequenza: il 18 per cento nel 2016, e si prevede il 23 per cento nel 2017.

Perché i viaggiatori usano Airbnb? La prima ragione è il prezzo (tra 20 e 60€ per stanza), la posizione, la possibilità di vivere una esperienza autentica a contatto con le persone del luogo, la facilità d’uso del sito e dell’app.

Ma attenti: pensare che a scegliere un Airbnb siano persone di basso reddito è un errore, visto che gli americani intervistati, propensi a questa nuova forma di sistemazione, guadagnano almeno 75 mila euro. Non solo: sembra che chi usa Airbnb sia anche propenso a soggiorni più lunghi.

In periodi di riduzione del periodo dei soggiorni, un dettaglio non del tutto indifferente.