Italstudio: software made in Rimini

Italstudio spa,  specializzata nella produzione di software (gestionali) per professionisti, in particolare commercialisti, consulenti del lavoro, centri di assistenza fiscale e imprese, dieci mila clienti sparsi in tutta Italia, è tra le aziende locali che nonostante la crisi continua a crescere, a produrre utili e ad assumere. Quasi un miracolo, visti i tempi, da cui trarre qualche insegnamento.

Per capirne di più siamo andati a trovare Bonfiglio Mariotti, fondatore nonché Presidente del Consiglio di Amministrazione della società, presso l’IT Working-Innovazione applicata, società del Gruppo Italstudio, con sede a Rimini, nata poco più di un anno fa con la missione di fare ricerca e sviluppare soluzioni innovative per l’intero Gruppo.

Tra le ultime novità messe in campo, frutto del lavoro di squadra di giovani collaboratori, super esperti in architettura di sistemi, programmazione e software,  sul tavolo di lavoro anche con due computer davanti, Mariotti ci tiene a mostrarci  la firma grafometrica certificata, un programma che consente, per esempio, di firmare con una normale penna la copia digitale della dichiarazione dei redditi, senza passare per il cartaceo e la successiva scansione, se la si vuole ri-digitalizzare, risparmiando tempo e carta.  Vendendo, assieme al software, anche i tablet  su cui sono già stati testati, con la garanzia che funzionano senza ulteriori problemi.

E qui sta un po’ il segreto del successo di Ital studio, nata a Santarcangelo 25 anni fa, con una sede a Pistoia e altre due succursali a Pisa e Catania: offrire  ai professionisti soluzioni sempre nuove  capaci di migliorare l’efficienza, allargare il ventaglio dei servizi da proporre alle imprese, contribuire ad  aumentare il fatturato e  ridurre i costi.

Rientra, in questa attenzione costante per soluzioni innovative, la gestione automatica delle forniture  telematiche su cloud, nuova versione del  cloud computing  (in italiano nuvola informatica), che altro non è se non il trasferimento in altri luoghi, fuori dell’azienda o dello studio,  di  componenti  hardware e software.  In sostanza, se fino ad oggi chiunque possegga un computer  è obbligato ad acquistare uno o più programmi per lavorarci, magari solo poche volte o  qualche ora, che per uno studio professionale possono risultare piuttosto costosi, nel futuro già cominciato non sarà più così. Risparmiando anche i server utilizzati per immagazzinare le informazioni e far dialogare i computer tra loro.  Perché i programmi (software) saranno nella “nuvola”, cioè all’esterno, con la possibilità di accedervi tutte le volte che si vuole, pagando per l’uso (esempio: n° di pratiche, oppure di fatture emesse, ecc.)  e non per il possesso. Quindi niente più acquisti di programmi costosi, che poi vanno aggiornati, e diventerà inutile anche il server dello studio o dell’azienda, perché tutti i dati potranno essere archiviati nel Centro dati (data center) della società che fornirà il servizio (provider).

Italstudio ovviamente è già in campo con il nuovo servizio per via telematica “che rappresenta una soluzione anche più democratica, ci spiega Mariotti, perché si pagherà per l’effettivo utilizzo di un programma e non per averlo in casa, anche se si utilizza poco”. Il Centro dati  di Ital studio  è ospitato presso la  Telecom di Pomezia, alle porte di Roma, una struttura che si estende su oltre sei mila metri quadri. Certo, siccome tutto sarà sulla rete, l’accesso e la velocità, per lavorare, costituirà una infrastruttura essenziale, più delle autostrade per le auto.

La crisi, come anticipavamo, non ha fermato la crescita della Società, che nel 2012 ha fatturato complessivamente 15 milioni di euro, ricavandoci un otto per cento di utile, ed investendo il dieci per cento in ricerca e sviluppo.  Un andamento che ha avuto ricadute positive anche sull’occupazione, come testimoniano le 15 assunzioni fatte e che ha portato  il totale dei dipendenti del Gruppo a 160, di cui circa settanta nella sede di Santarcangelo e dieci a Rimini.

I buoni risultati conseguiti, ma soprattutto le prospettive, consentiranno altre venti assunzioni anche nel 2013, di cui una decina tra Santarcangelo e Rimini. Ma che profili professionali sta cercando Ital studio ?  Persone capaci di sviluppare sul web per il web, ma anche strateghi della digitalizzazione, professionisti cioè capaci di vedere lontano, di anticipare i tempi, perché nel mercato competitivo chi arriva prima vince. A tutti è richiesto un inglese fluente, perché, anche se il mercato del Gruppo è nazionale, molte innovazioni vengono dall’estero e parlano questa lingua.

Costituisce titolo di studio preferito la laurea in informatica, in subordine il diploma, in ogni caso i candidati devono essere molto preparati. “Non c’è tempo per imparare, ci dice Mariotti, e le figure che assumiamo devono essere immediatamente operative”. Stanno cercando anche qualche analista fiscale, laureato in economia e commercio, ma con votazioni molto alte.  Per la ricerca del personale, che è un problema ci tiene a sottolineare il nostro interlocutore, l’Azienda utilizza molto la rete di Linkedin, dove cercano di scovare profili interessanti e diramano avvisi. Stipendio  iniziale competitivo, per quattordici mensilità.

Rapporti con l’Università di Rimini, dove pure ci sono corsi di laurea in Economia e statistica aziendale e non manca l’insegnamento dell’informatica ?  Praticamente nessuno. “Non ci sono le condizione, risponde lapidario Mariotti”.

Ha trovato invece le condizioni e le opportunità per investire in start up israeliane, aprendo un canale di collaborazione con l’Università tecnica di Tel Aviv, che promuove e sostiene giovani ricercatori. Qualcosa che a Rimini manca.