C’era una volta una… Taverna

di Gabriele Pizzi

 Viabilità, servizi, integrazione e aggregazione: quattro parole chiave per interpretare il futuro di Monte Colombo. Il piccolo comune dell´Alta Valconca da diversi anni è una delle mete preferite dalle giovani coppie che cercano un tetto ad un prezzo accessibile (i montecolombesi hanno recentemente superato quota 3.300). Oltre alla crescita demografica e al problema dell’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi, c’è quello relativo alle imprese. A Monte Colombo operano 250 imprese che danno lavoro a circa 500 addetti. 120 quelle artigiane con una netta prevalenza di attività legate alle costruzioni e all´autotrasporto. Il mondo economico locale chiede valorizzazione e sostegno. “La tutela del territorio è una priorità – afferma Stefano Casadei, Segretario CNA di Morciano e Alta Valconca – da attuare con una politica che alla costruzione di nuove residenze preferisca il recupero dell´esistente attraverso incentivi orientati alla Green Economy per creare sviluppo rispettando l’ambiente. Poi dare la possibilità agli imprenditori locali di accedere ai lavori pubblici per i quali non è richiesto l´appalto, garantire i pagamenti dell´ente locale in tempi ragionevoli, una equa imposizione tributaria comunale e una promozione turistica che tenga conto delle bellezze di tutta la vallata”.

Le attività produttive sono concentrate prevalentemente a Taverna e si affacciano sulla Strada Provinciale 18. “La viabilità necessita di interventi importanti – prosegue Casadei – per quella a monte in termini di manutenzione mentre quella a valle va messa al più presto in sicurezza”. Un´esigenza che diventerà ancora più pressante con l´arrivo di nuovi insediamenti produttivi. “La zona artigianale Chitarrara, realizzata nel 2000 a Taverna, è già satura – spiega Massimo Marcatelli, responsabile della sede Valconca di Confartigianato – e in uno degli ultimi Consigli Comunali è stato adottato il piano particolareggiato per nuovi insediamenti produttivi. Una superficie di 70.000 mq, adiacente a quella già operativa, totalmente gestita dal privato. L´iter amministrativo è appena iniziato ma ci risulta già l´interesse al trasferimento di alcune aziende da fuori territorio. Se non ci saranno ritardi, sui primi 20/30.000 mq potrebbero già sorgere nell´arco di un anno 4/5 nuove aziende. Una buona notizia che renderà ancora più urgente l´allargamento della carreggiata della Provinciale da Taverna fino a Morciano”.

Monte Colombo è anche una delle realtà dell´alta vallata con il più alto numero di manifestazioni: dalla trippa agli strozzapreti, dal pomodoro alla pagnotta di San Martino, dalle rievocazioni storiche sulla Linea Gotica ai mercatini natalizi. “Si potrebbe ripristinare anche l´autunnale Sagra dell´Uva che si svolgeva fino a una quindicina di anni fa…” lancia l´idea Domenico Tordi, segretario della locale Pro-Loco. Appuntamenti molto noti anche al di fuori dei confini comunali a cui vanno aggiunti gli altri eventi di grande richiamo cittadino come il Carnevale, il Presepe Vivente e le Sere d´Estate per gli anziani e le famiglie promossi dalle frazioni in stretta sinergia con Comune, Parrocchia e Pro-Loco. “Momenti importanti per ritrovarsi, conoscersi e allargare il tessuto sociale – dice Gian Matteo Baldacci, uno dei coordinatori delle iniziative delle frazioni – L´integrazione è un tema su cui si dovrà lavorare molto in futuro”. In primo piano anche i bambini: “Presto Monte Colombo dovrà pensare a una nuova scuola elementare e potrebbe essere l´occasione per programmare la realizzazione di un centro studi al passo con i tempi che, in aggiunta alle aule e ai servizi scolastici, offra al paese nuovi luoghi d´incontro (una palestra o un´aula magna polivalente) prevedendo la possibilità di un futuro ampliamento per istituire anche la scuola media”.