La fitta agenda dell´alta vallata

di Paolo Guiducci

Il “capoluogo” dell´alta Valmarecchia e la città di Tonino Guerra, la prima concentrato di servizi, la seconda terra di artisti e creatività. Due realtà così diverse, accomunate dalla voglia di riemergere dalle secche della crisi. Già, ma come? Le prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio possono rappresentare un trampolino di lancio per questa fetta di vallata. Ma quali sono le priorità da affrontare? Quali i mali da curare e quali invece le risorse da incentivare? TRE lo ha chiesto ad alcuni protagonisti della vita economica, sociale e culturale.

“Novafeltria è un centro a vocazione prettamente commerciale, che in questi ultimi anni ha sofferto molto. Occorre rilanciare le attività, attraverso manifestazioni, iniziative specifiche e interventi sul centro storico del paese”. Bartolini è il responsabile di vallata della Confesercenti, una sigla che riunisce 300 associati, dei quali la metà circa battenti proprio bandiera di Novafeltria. Il suo è dunque un osservatorio privilegiato, dal quale Bartolini fa analisi e lancia anche qualche proposta. Al primo posto nell´agenda del responsabile di Confesercenti c´è il centro storico. “Va necessariamente rivitalizzato. Il paese è caotico, passeggiare è problematico. Occorre migliorare l´accessibilità, l´arredo urbano, l´organizzazione della sosta e dei parcheggi.”

Gli interventi strutturali, ancorché essenziali, non bastano. Bartolini ne è convinto. “Novafeltria abbisogna di un´iniziativa che caratterizzi il paese, i comuni vicini (Sant´Agata Feltria con il tartufo e il Paese del Natale, e Pennabilli con gli Artisti in piazza, ndr) insegnano.” “Estate in salute”, i giovedì estivi del centro, sono ormai una tradizione… “Troppo generici. Occorre invece una manifestazione caratterizzante”. Un´idea nuova che affondi le radici nella storia del paese e aiuti il commercio e i servizi a rialzare la testa.

Per fortuna, poi, nonostante la crisi, le attività commerciali non sono crollate, anzi si registra persino qualche nuova apertura, da parte di giovani imprenditori. L´abbigliamento “griffato” che apre in questi giorni nel Palazzo Mattei, proprio in piazza V. Emanuele, ne è un virtuoso esempio. Se non aumentano le cessazioni, è pur vero che le attività sono sempre più esposte verso le banche e i margini ridotti. Potrebbero confermarlo anche la Confcommercio di Novafeltria, rimasta ormai l´unica associazione della zona legata alla “vecchia” provincia di Pesaro. Il responsabile Nicoletta Casadei, però, si trova all´estero: per un suo commento dobbiamo attendere.

Chi invece non ha dubbi sulla parola d´ordine da utilizzare per risollevare la testa è Michael Roth. Lo storico albergatore-ristoratore di Pin del Bosco di Perticara si aspetta fatti, non parole. “Arte, storia e paesaggio, fanno dell´Alta Valmarecchia un territorio naturalmente turistico. – spiega Roth – I numeri ci danno ragione, ma si potrebbe, anzi si deve fare molto di più. Le amministrazioni devono investire sul turismo, in grado di convogliare anche tanti stranieri in vallata”. Bartolini allarga il tiro. “Da diciotto mesi stiamo lavorando alla `Compagnia del Montefeltro´, mettendo insieme le due Province, le Comunità Montane Alta Valmarecchia e Montefeltro, l´Ente Parco e le due Confesercenti: che fatica! Crediamo che sia necessario promuovere il Montefeltro per intero, oltre i confini geografici, senza campanilismi e con azioni politiche sovraccomunali. Novafeltria in questa azione può e deve esercitare un ruolo guida”.

“Pro-get-to”. Enrico Partisani scandisce bene le sillabe: vuole evitare fraintendimenti. 44 anni, Enrico è il deus ex machina dell´associazione “Ultimo Punto”, quella che organizza gli “Artisti in Piazza” a Pennabilli. La sua è la voce dell´associazionismo che fa impresa. “Ai nuovi amministratori chiedo un progetto a lungo termine per frenare lo spopolamento. 28 funerali contro un solo battesimo da gennaio ad oggi, uniti ad un progressivo calo dei residenti, testimoniano che quello è il problema.” Agricoltura, turismo, cultura, artigianato: chi governa scelga un settore compatibile con la qualità della vita che si può respirare alla Penna e ai Billi, e si impegni per creare nuovi posti di lavoro. “L´occupazione stimola i giovani a restare e ne convince altri a scegliere Pennabilli.” Strade, frane da chiudere, marciapiedi da realizzare a Maciano e nel capoluogo, spogliatoi da inventare per lo sport, luoghi da condividere  per genitori e figli: tutto è necessario. “Ma se manca la popolazione… – prosegue la sua analisi Partisani – Servono idee. Progetti a lungo termine. Coraggio. E più sinergia tra Amministrazione Comunale e società civile”. Questa è la ricetta. Agli amministratori il compito di tradurla.