Incubatori: un sostegno ai neoimprenditori

di  Alessandro Zampagna – Direttore Centuria RIT  e  Dario Monti – Responsabile neo-imprenditoria Centuria RIT

 “Incubatore di impresa”. Sicuramente sarà capitato ad ognuno di noi di leggere o sentire questo termine e di interrogarsi sul suo significato, curiosi di capire cosa siano queste strutture e quale sia la loro funzione.

Il termine ricorda quello di incubatrice e il richiamo non è casuale. Come nel caso di bambini che si affacciano alla vita, infatti, è spesso necessario per nuove iniziative imprenditoriali, in particolare se promosse da giovani, un periodo di particolare sostegno al loro sviluppo. I neo-imprenditori con idee eccellenti, infatti, possono non disporre dei contatti, dei fondi e delle risorse necessarie per tradurre queste idee ad alto potenziale in imprese di successo.

Chiamati anche “acceleratori”, poiché riescono a dare una spinta maggiore al potenziale dell´impresa, gli incubatori di impresa sono quindi strutture che mettono a disposizione spazi, infrastrutture, servizi di supporto e consulenza, per consentire a neonate attività di svilupparsi e consolidarsi sul mercato. I novelli Steve Jobs possono così muovere i primi passi in un ambiente ben più confortevole e avanzato rispetto ad un seminterrato o ad un garage.

In cosa consiste esattamente l´offerta, dove si localizzano gli incubatori e quali caratteristiche deve avere una neo-impresa per potervi accedere?

In realtà i confini operativi di queste strutture sono molto ampi e possono variare considerevolmente a seconda della strategia che intendono perseguire ed in particolare dell´ambito di appartenenza e delle caratteristiche dei soggetti promotori.

Nel caso degli incubatori universitari – in Italia se ne contano ormai 36 presso diversi Atenei tra cui Torino, Roma, Udine, Pisa, Padova e naturalmente Bologna con AlmaCube – si valorizza in particolare la ricerca e il know-how tecnico, e si prediligono attività tecnologiche o legate al mondo scientifico. L´obiettivo è promuovere e supportare la nascita di spin-off universitari, vale a dire di imprese che possono valorizzare in chiave di business i risultati della ricerca universitaria.

Gli incubatori gestiti da operatori pubblici/istituzionali presentano una spiccata attenzione per l´attività di creazione di impresa orientata al raggiungimento di obiettivi “socialmente utili”, quali la creazione di nuovi posti di lavoro o la promozione di specifici settori industriali e si caratterizzano per una marcata focalizzazione geografica regionale/locale. Queste strutture sono normalmente aperte a diversi tipi di business, anche se alcune mantengono ambiti di specializzazione il cui obiettivo è favorire attività fortemente innovative.

I servizi

I principali servizi offerti, oltre alla disponibilità di spazi attrezzati in cui insediare uffici e/o laboratori produttivi, sono quelli indispensabili per sviluppare un´iniziativa imprenditoriale: assistenza alla redazione del business plan; consulenza manageriale; consulenza di marketing; consulenza giuridico-contrattuale; tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale, servizi commerciali.

L´incubatore può essere anche un buon intermediario, ricercando attraverso vari network fonti di investimento e mettendo in contatto i neo-imprenditori con possibili finanziatori (business angels, venture capitalist, banche d´affari) oltre a svolgere un´attività di fund raising e accesso a strumenti di finanza agevolata (bandi regionali e nazionali).

Tutti questi servizi sono di norma offerti a prezzo di costo o a tariffe comunque particolarmente agevolate.

 I criteri di selezione

Il principale criterio adottato nella selezione delle idee imprenditoriali è la validità dell´idea proposta – si scelgono le idee più promettenti – e la sua conformità ad eventuali “parametri di accesso” fissati dall´incubatore (legati ad esempio al settore di applicazione dell´idea o all´area di residenza dei proponenti).

La permanenza nell´incubatore ha una durata normalmente limitata alla fase di start up, cioè ai primi tre anni di attività, periodo in cui le neo-imprese risultano maggiormente vulnerabili.

In Romagna esistono due incubatori che con ottimi risultati che supportano l´avvio di nuove iniziative imprenditoriali con idee innovative e promosse dai giovani.

Il primo, gestito da Centuria RIT, è l´incubatore di Lugo, che ospita neo-aziende del settore multimediale e dei servizi avanzati. Ha due sedi, una nella frazione di Voltana e una a Lugo città, che si sposterà ad inizio anno in uno stabile con maggiore capacità di accoglienza.

L´altro incubatore è quello del il Parco Torricelli di Faenza, gestito da Agenzia Polo Ceramico e Centuria RIT, in grado di offrire una vasta gamma di facilities e servizi dedicati a neo imprese operanti nel settore dei materiali avanzati.