Aggressione omofoba: un silenzio che pesa

(Pubblicato dal Corriere di Rimini il 6 settembre 2009)

Martedì 25 agosto, i giornali scrivono: “Due omosessuali picchiati a Rimini. L’omofobia continua a far vittime”. Il pretesto di un posteggio nel cortile del caseggiato ha scatenato la furia di un vicino di casa che ha coperto di insulti a sfondo sessuale i due. “Pochi giorni fa hanno gettato delle uova sulla mia autovettura e oggi ci hanno picchiato e ci hanno chiamati esseri schifosi“, racconta D.P., 27 anni, giornalista e attivista politico di centrodestra, impegnato nella lotta per i diritti civili, vittima dell’aggressione insieme al suo compagno.

Al pronto soccorso di Rimini, dove si sono recati, i medici hanno riscontrato, ad uno, un trauma contusivo al volto, guaribile in cinque giorni, all’altro un contraccolpo cervicale, guaribile in tre giorni.

Questo a Rimini, città del turismo, aperta e da sempre tollerante con gli “stranieri”, tanto da accoglierne ogni anno più di tre milioni, senza distinzione.

La tolleranza, l’apertura al diverso, gay, immigrato, di un altro colore, disabile o altro, è una ricchezza, un valore, un fatto democratico e un indice di civiltà.

Ma non solo questo, perché da qualche tempo studiosi dello sviluppo locale come Richard Florida (il teorico della classe creativa, americano di origine italiana) hanno indicato la TOLLERANZA, cioè l’apertura alla diversità, assieme al Talento e alla Tecnologia, come le tre T che fanno la differenza in quanto a innovazione e promozione dello sviluppo locale.

Se tutto ciò appare più che condivisibile, perché il nome di Rimini non venga associato (come di fatto è avvenuto) a comportamenti che macchiano la sua reputazione, e possono perfino compromettere la qualità dello sviluppo futuro, con una mail (che allego) inviata lo stesso giorno in cui è stata data la notizia, ho chiesto al Sindaco di Rimini e al Presidente della Provincia, massimi rappresentanti istituzionali locali, di esprimere la propria riprovazione e condanna.

Ad oggi, sono passati diversi giorni, non vedo e leggo niente. E nemmeno ho ricevuto risposta.

Mi chiedo, e forse non solo io, perché e come mai questo silenzio, quando il Sindaco di Roma Alemanno, di centro destra, ha immediatamente e duramente condannato l’altra aggressione ad una coppia gay avvenuta nella capitale. Una ulteriore prova che la difesa di alcuni valori, tra cui la tolleranza, è oramai più praticata dalla destra che dal centro sinistra ?

TESTO DELLA MAIL, SENZA RISPOSTA, INVIATA AL SINDACO DI RIMINI E AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MARTEDI’ 25 AGOSTO 2009

Gentile Sig. Sindaco/Presidente,

Rimini, che da sempre accoglie tante persone di origine, nazionalità e genere diverso, ha sempre dato prova di una grande tolleranza ed apertura verso gli altri, senza distinzione. Questo valore e questa tradizione non può essere messa in dubbio da gesti di intolleranza di pochi sconsiderati, come riportato oggi dalla stampa. Visto anche il clima generale di violenza e di aggressione verbale alimentato da alcune parti politiche verso tutti i diversi che si respira nel Paese, perché il tarlo non si diffonda anche in questa nostra terra La prego esprimere pubblicamente una nota di condanna che non lasci margini alcuno al dubbio.

Cordiali Saluti