Valmarecchia digitale

di Simone Santini

Più un territorio è “digitalmente maturo”, ossia avanzato ed efficiente dal punto di vista delle tecnologie digitali, e più produrrà ricchezza. A dimostrarlo è un recente studio pubblicato su Il Sole 24 Ore, che ha messo in relazione i dati relativi al reddito medio pro capite nel 2020 (gli ultimi disponibili provenienti dal Ministero dell’Economia) con gli esiti dell’edizione 2022 dell’indagine di maturità digitale realizzata da Fpa per Deda Next, la società che si occupa di accompagnare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Risultato? Esiste una correlazione positiva tra i dati incrociati. Tradotto: la transizione digitale crea sviluppo economico per un territorio. Per questo è così importante la digitalizzazione, che non a caso è la ‘Missione 1’ del PNRR. È così anche a Rimini, che secondo lo studio ha un indice di maturità digitale definito buono, con 18.213 euro di reddito medio pro capite (2020). Ma Rimini, si sa, è un territorio eterogeneo, e non è scontato che ciò che avviene nel capoluogo e nelle zone più turistiche sia lo stesso anche nell’entroterra. Nel nostro viaggio nelle valli del riminese, dunque, ci si chiede: come procede la transizione digitale nei Comuni del territorio più ‘profondo’, quello dell’Alta Valmarecchia?

La situazione

Siamo abbastanza fermi per quanto riguarda il processo di transizione digitale. – fanno sapere dal Comune di MaioloSiamo un Comune di piccole dimensioni, ma le necessità cui dobbiamo rispondere sono tante, soprattutto in questi anni complessi e difficili. In questo contesto, progetti legati all’agenda digitale sono rimasti, purtroppo, indietro nelle priorità. Ciò non significa, però, che le cose non cambino in futuro”. Diversa, invece, la situazione di altri Comuni dell’Alta Valmarecchia. Come quella di Sant’Agata Feltria, nel quale a ricoprire il ruolo di responsabile per la digitalizzazione è Eva Pezzi, che già ricopriva il ruolo, nello stesso Comune, di responsabile amministrativo e contabile. “Un vero e proprio ufficio preposto alla transizione digitale non c’è, – spiega la stessa responsabile – poiché siamo 10 dipendenti in tutto di cui 2 operai, situazione che non ci consente di avere uno spazio esclusivamente dedicato”. Per quanto riguarda i progetti dell’agenda digitale, Pezzi conferma che l’ente “ha già intrapreso il percorso di digitalizzazione: è già stato attivato il PagoPa (il sistema di pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi in Italia), tant’è che oggi è possibile per i cittadini pagare la maggior parte dei servizi con questa modalità. Abbiamo, inoltre, attivato l’app Io e lo Spid come possibilità di accedere ai servizi pubblici”. Un processo che, però, non può fermarsi a metà. “La transizione non si ferma. – conclude Eva Pezzi – Con i fondi del PNRR sono previsti progetti per implementare al meglio ulteriori servizi e, in particolar modo, la migrazione al cloud”. Ancora più dinamico sembra essere il Comune di Pennabilli, che in piena estate ha visto l’arrivo della banda ultra larga, tassello fondamentale per accelerare la transizione digitale non solo degli enti locali, ma dell’intero Paese. È dello scorso luglio, infatti, la notizia dell’arrivo della nuova rete ultraveloce, grazie a Open Fiber con il contributo economico della Regione. “Avere la fibra ottica in un borgo storico come il nostro, piccolo Comune montano, è una prospettiva per il futuro. – commenta soddisfatto Mauro Giannini, sindaco di PennabilliSono convinto che rappresenti uno dei fattori che riuscirà a fermare il processo di spopolamento delle aree interne, ma non solo. Circa 2.600 le abitazioni connesse, oltre a scuole e diversi edifici pubblici (67 chilometri l’estensione della rete) “Il lockdown – aggiunge il primo cittadino – ci ha fatto capire di essere molto isolati, sia per quanto riguarda la scuola sia per il lavoro. Tecnologicamente non eravamo all’avanguardia, ma ora la situazione cambia”.

Stiamo procedendo sulla strada della transizione digitale. – sono le parole di Loredana Montini, responsabile amministrativo del Comune di Casteldelci, che si occupa anche della digitalizzazione, viste le piccole dimensioni dell’ente (Montini è l’unica dipendente fissa) – Abbiamo partecipato al Fondo Innovazione dello scorso anno, inserendo i servizi sul sistema PagoPa e sulla app Io. Quest’anno, invece, siamo stati ammessi (e stiamo aspettando il decreto di finanziamento) per i bandi del PNRR dedicati al rifacimento del sito internet comunale e all’integrazione con CIE (la Carta d’Identità Digitale), che va ad aggiungersi allo Spid come sistemi di accesso ai servizi pubblici digitali. Per il bando PNRR per la migrazione dei nostri servizi al cloud, invece, siamo in attesa di riscontro”. Connettività. Sono previsti progetti o investimenti legati alla banda ultralarga? “Al momento no, – conclude la responsabile – anche perché tutto il territorio comunale è ben servito dalla fibra ottica, che non ci ha mai dato particolari problemi. In generale, comunque, per quella che è la nostra situazione attuale dal punto di vista delle forze e del personale, stiamo procedendo bene nella strada della digitalizzazione. Con l’intento di proseguire”.