Un welfare… di plastica

di Marzia Caserio

L’azienda fa la spesa ai suoi dipendenti. Succede a Rimini grazie al welfare targato Adriaplast, azienda di Santarcangelo specializzata in packaging plastico distribuito su tutto il territorio nazionale, ma ancora di più nella conciliazione dei tempi lavoro-casa dei suoi dipendenti, di cui avevamo giù parlato nel numero di  Tre di gennaio. L’azienda (14 dipendenti di cui il 70% donne) è famosa per aver messo in campo da anni una politica aziendale mirata al benessere del lavoratore. A partire dall’orario continuato fino alle tre del pomeriggio, per poi avere parte della giornata a propria disposizione. Ma la titolare, Valeria Piccari (presidente di Donne Impresa Confartigianato di Rimini) ha voluto fare ancora di più: il carrello della spesa per i suoi dipendenti. Da gennaio 2013, per un anno intero, verrà consegnato ogni mese, oltre al regolare stipendio, un bonus spesa da utilizzare in qualsiasi supermercato. “Si tratta di 111 euro in più in busta paga non tassati, che se sommati nell’arco di un anno si trasformano in una vera e propria quattordicesima”, spiega Piccari. E aggiunge: “In questi tempi di crisi, con l’Imu da pagare e una pressione fiscale altissima non potevamo non dare una mano ai nostri dipendenti che ovviamente sono stati molto contenti di poter usufruire di questo extra. Visto che non lo fa lo Stato, abbiamo pensato di andare incontro noi in maniera sussidiaria”. Soddisfatti i dipendenti che tra mutuo, bollette e tasse varie riescono a tirare un sospiro di sollievo. Almeno per non arrivare a fine mese con l’acqua alla gola. Questo non significa che Adriaplast non risenta della recessione: “Siamo in momento difficile, è vero, ma bisogna essere propositivi e mettere in campo nuove idee di crescita, altrimenti si viene schiacciati”. E la Piccari già pensa al futuro. Il prossimo passo, infatti, sarà quello di esportare “il nostro welfare aziendale come modello d’applicare alle altre aziende del territorio e non solo. Per questo ne parlerò al prossimo direttivo regionale di Confartigianato e cercherò di far sì che venga adottato anche da altri”. Dunque, di strada ce n’è ancora da fare .

 

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L’inchiesta di “Tre” sulla Tv pubblica svedese

Il lungo viaggio tra le aziende del territorio della nostra provincia, tra crisi e malumori, ha destato l’attenzione della tv a strisce gialle e blu, che in previsione delle elezioni italiane ha voluto intervistare come esempio di azienda sensibile al welfare e reattiva alla crisi nazionale proprio la Adriaplast. Non nega lo stupore Valeria Piccari, la titolare, quando è stata contattata dalla corrispondente della Tv pubblica svedese in Italia: “Pensavo fosse uno scherzo. Loro, primi in Europa per welfare vogliono sapere da me come si fa impresa nel piccolo. Suonava piuttosto strano”. Poi, è stato svelato l’arcano. “La verità è che in Svezia funziona tutto bene perché si tratta di aziende grandi statalizzate che si possono permettere servizi di alto livello. Noi invece siamo organizzati in aziende medio-piccole e perciò è più difficile tenere alto il livello dei servizi per i dipendenti”. Da qui, quattro ore di intervista sui tempi di conciliazione lavoro-casa, sull’incentivazione del lavoro femminile, sui bonus sociali. Ma non ha parlato solo la titolare. Coinvolti gli stessi dipendenti che hanno raccontato le loro storie e la loro esperienza di “lavoratori fortunati”. Il servizio, confezionato ad hoc in previsione delle elezioni italiane, è uscito l’ultima settimana di febbraio durante il Tg della televisione svedese.