Turismo: promozione 2010

di Domenico Chiericozzi

Parliamo di turismo e comunicazione commentando, in estrema sintesi, quanto previsto nel piano 2010 dell’Apt della Regione Emilia Romagna, la società costituita dalla Regione stessa (che ne detiene il 51%) e dal sistema delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna (con il 49%) con compiti di promozione e commercializzazione di turismo in Italia e all’estero.  Con un’attenzione particolare a strategie, turismo nell’entroterra e nuove tecnologie.

 Cosa c’è e cosa non c’è.

Per il 2010, soprattutto per il mercato interno, si punta ancora tantissimo su eventi e sulla grande comunicazione tradizionale. Un esempio sono le grandi e costose campagne pubblicitarie televisive dei Parchi tematici. Per l’estero, il piano aggiornato al 21 ottobre scorso, prevede iniziative su Belgio, Lussemburgo, Olanda, Federazione Russa, Germania (che nonostante gli investimenti continua a deludere in termini di presenze scese dal 37,2 per cento del 1999 al 20,7 per cento dell’anno scorso in base ai dati della Camera di Commercio di Rimini); poi Regno Unito, Spagna e Svizzera. Ma non si sa in quali proporzioni. L’innovazione in un certo senso c’è, di prodotto. Nascono nuovi eventi e si cerca di potenziare l’esistente. Ma c’è un po’ di confusione, soprattutto in Internet e con le nuove tecnologie in generale. Il portale “ammiraglia” www.emiliaromagnaturismo.it dopo tanti anni nelle mani dell’Assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna, da poco è passato a Apt. Speriamo che cambi, presto, perché nell’attuale versione è come fare un viaggio indietro nel tempo. Ma il vero grande mistero rimane l’entroterra. Se ne parla da un decennio ma tra colline e antichi borghi i turisti, da diversi anni, sono sempre gli stessi (nei numeri), prevalentemente escursionisti. Tutti ne esaltano il potenziale ma nelle strategie 2010, l’entroterra, è ancora il grande assente. Perché? Infine una domanda sorge spontanea. La legge regionale sul turismo, solo parzialmente rivista, è del 1998. E’ ancora attuale rispetto ai rinnovati scenari internazionali?

 Chi deve fare cosa.

“Il marketing territoriale spetta alle province” dice il presidente di Apt Massimo Gottifredi. L’entroterra come prodotto autonomo non decolla perché per noi come Apt non c’è un prodotto da vendere”. Non fa una piega. E in Provincia cosa ne pensano? Purtroppo confermano. “Ne siamo consapevoli”, dice l’assessore al Turismo Fabio Galli. Ancora oggi la partita dell’entroterra è lasciata nelle mani di alcuni privati, a club di prodotto, che rappresentano specifici interessi, manca ancora un progetto organico” aggiunge Galli. Ma come è possibile che in tutti questi anni non sia stato possibile dare autonomia commerciale a certi splendidi lembi di terra? “Manca l’offerta ricettiva qualificata e i posti letto. Senza posti letto non si fa turismo” dice Gottifredi. E dire che si partì anche abbastanza bene. Grazie ad un progetto interregionale di sviluppo turistico nel 2001 la Provincia di Rimini realizzò l’eccellente “Guida alla signoria dei Malatesta” che sembrò andare nella direzione giusta per la promo-commercializzazione dell’entroterra. Niente da fare. Anche l’editoria si è fermata. Questa volta per un buon motivo ovvero la presenza, tra le pagine della nuova pubblicazione, di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello, i sette comuni entrati in provincia di Rimini per effetto della legge 117 del 2009. La nuova versione sarà pronta entro l’anno. Novità, forse, sono in arrivo. “Verso la fine del mese di maggio abbiamo una conferenza programmatica su questi temi – dice Fabio Galli. Coinvolgeremo sindaci, pro loco, assessori. E poi stiamo realizzando le nuove versioni per rilanciare tutto il sistema della comunicazione, a partire dal nostro sito internet. Entro l’autunno sarà tutto pronto”. Se ne sono visti molti di questi incontri negli anni passati. Dita incrociate.

 Il futuro cosa prevede?

Archiviata la stagione 2009 con arrivi e presenze stabili rispetto al 2008 (abbastanza bene, quindi, a parte la componente stranieri in calo del 5,4 per cento delle presenze e del 6,9 per cento degli arrivi), il 2010 quali novità propone sull’innovazione? “Vogliamo dare una specifica funzione alle nuove tecnologie” dice Massimo Gottifredi. Ben vengano. Il portale www.emiliaromagnaturismo.it, il sito “ammiraglia” della Regione, storico e qualificato nei contenuti, ne ha davvero bisogno. È sicuramente poco fruibile per l’utente contemporaneo. Da rifare. Infatti Massimo Gottifredi conferma la nostra impressione. “Lo abbiamo in gestione da pochi mesi, prima era nelle competenze dell’assessorato che a sua volta lo aveva affidato in gestione. Ora abbiamo tutte le intenzioni di traghettarlo nell’era del web 2.0 come è giusto che sia”. Buon lavoro. Lo aspettiamo, peccato che la stagione 2010 salti, sarà pronto per il 2011. Altro tema è il social network. Siamo presenti sui principali social network, da Facebook a YouTube, da Twitter a Friendfeed, fino a Flickr”. Escluso Twitter e Friendfeed, onestamente, abbiamo guardato ma la Regione Emilia Romagna non l’abbiamo trovata.

 Altro portale strategico di Apt è www.visitemiliaromagna.com. Per questo ritorniamo al tema dell’entroterra.  Selezionando l’opzione “verde”, nel senso di destinazione della vacanza desiderata, un menù a tendina offre varie località tra le quali scegliere. Tra queste non compare nessuno dei Comuni della provincia di Rimini. Le località presenti sono tredici, tutte più o meno note situate nel bolognese, ravennate e forlivese.  Che si tratti di “prodotti” già vendibili da parte di Apt? E’ da verificare.

 Nel caso della promozione turistica attraverso le nuove tecnologie sarebbe il caso (forse) di procedere, più che altro, a una semplificazione. Il portale gemello della Regione Trentino Alto Adige www.visittrentino.it, ad esempio, non solo prevede l’opzione in ben sei lingue. Ma con la stessa piattaforma ospita anche il servizio di prenotazione on line. Al contrario www.emiliaromagnaturismo.it è solo e semplicemente in italiano-inglese (è così da tanti anni) ma non permette di prenotare on line, se non da un altro portale, www.visitemiliaromagna.com appunto. Senza alcuna pretesa (non siamo esperti informatici) però non si capisce perché non ne possa bastare uno di portale, potente, ben piazzato e capace di navigare nelle acque tormentate del turismo moderno e internazionale. Fu lo stesso presidente Massimo Gottifredi, già nel 2008, a dirlo a Riccione a Palazzo dei Congressi ai lavori della Conferenza Regionale del Turismo in Emilia Romagna quando annunciò che l’obiettivo sarebbe stato quello di “occupare la rete!” e di voler usare massicciamente i nuovi strumenti della comunicazione.

 Strategie e presenze.

Quando un anno esatto fa (vedi TRE maggio 2009) chiedemmo al presidente di Apt Massimo Gottifredi come mai il numero di presenze e arrivi in provincia di Rimini (soprattutto per gli stranieri) negli anni non crescesse nonostante gli ingenti investimenti, la risposta fu che “senza tali interventi ci sarebbe un crollo vertiginoso dei dati”. Quella risposta (che riportiamo per motivi di spazio solo nella massima sintesi) non ci convinse allora, tanto meno oggi. Significa che “compriamo” presenze? Questo dubbio rimane. Dal 2011 una mano potrebbe arrivare grazie al progetto “Capire” della Regione Emilia Romagna che, nel suo enunciato, promette bene. Le leggi regionali più importanti, tra cui quelle relative al turismo, dovranno, da ora in poi, essere dotate di clausole valutative. In altre parole modalità con le quali verificare i risultati che tali norme si propongono di ottenere e se raggiungono gli obiettivi prefissati. Una sorta di “bollino” di qualità. Speriamo che serva. Almeno per dipanare il dubbio se l’Apt stia utilizzzando risorse pubbliche in maniera efficiente. Apt non è mai stata una casa trasparente nel fornire i numeri della spesa in promozione (dove e come e con quali ritorni). Suscitando perplessità. “La produttività della spesa si può misurare facilmente” ricordò proprio l’anno scorso nella sua intervista a Tre il professore Guido Candela, docente all’Università di Bologna ed esperto sul tema. Forse un primo passo potrebbe essere cambiare proprio la legge regionale, renderla un po’ più moderna? Allegando strumenti di controllo? Qualcosa non funziona, in generale. Da una parte abbiamo l’osservatorio Oscar dell’Università di Bologna che segnala la fiducia degli albergatori riminesi ai minimi storici da sette anni e che lamentano, nel 54% de i casi, la mancanza di valorizzazione del territorio; poi aziende in crisi di redditività e, infine, un numero di presenze e arrivi in Riviera stabili da ormai cinque anni consecutivi nonostante le tantissime risorse investite. Non è certo compito dell’Apt sbrogliare questa complessa matassa. Ma anche Apt dovrà fare la sua parte.

2 thoughts on “Turismo: promozione 2010

  1. Le cose da fare per l’entroterra riminese, e non solo, sono poche e poco costose. Mancano, purtroppo, le competenze. Coloro che devono decidere sono figure spesso inadatte che non sanno da che pesci prendere e, nel dubbio, sparano fumo. Serve competenza, gente competente. Tutto qui.

  2. Gentile Daniele, grazie per il commento. Sono perfettamente d’accordo con Lei. Le cose da fare non sarebbero poi tante. E pensare che ci sono anche risorse economiche disponibili. Non si riesce a chiudere il cerchio. Che ci sia qualcuno che questo turismo nell’entroterra non lo voglia? Si vedrà. I nuovi sette comuni hanno aperto, di fatto, la nuova legislatura 2009-2014. Il neo assessore, tra l’altro, ha recentemente illustrato il nuovo pacchetto di iniziative “Malatesta & Montefeltro” che prevede di portare le presente nell’entroterra dalle attuali 160 mila (compresi i nuovi comuni) alle 200 mila entro il 2014. Speriamo. Anche perchè di quel poco che è stato fatto nella precedente legislatura, in giro, si vede poco o nulla. Cordiali saluti.

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