Troppo “poveri” per essere vero

Che ne direste se qualcuno vi dicesse che in provincia di Rimini si vive con le stesse entrate di Cosenza, Siracusa o Benevento ?   Sicuramente non ci credereste, e qualcuno magari potrebbe perfino offendersi per un simile paragone. Come, vuoi mettere Rimini, la spiaggia d’Europa, la Riviera della Notte Rosa, nello stesso calderone delle ultime città del Sud ?  Non può essere. Infatti è difficile crederlo. Eppure al fisco risulta così. 

 Siamo una provincia che ogni anno produce una ricchezza per residente superiore a 31 mila euro,  occupando la tredicesima posizione in Italia (nona nel 2009), ma quando si passa alle denunce dei redditi lo scivolone  è da brividi: appena 17 mila euro per dichiarante, che ci porta dritto alla 95ma posizione tra tutte le province dello stivale, in compagnia della maggior parte delle città del Sud.  Roba da chiedere lo stato di calamità !     Come si può constatare  dalla tabella,  una certa distanza tra Pil prodotto e Reddito dichiarato esiste dappertutto, ma nessuna provincia  raggiunge la forbice di Rimini.

 Se aggiungiamo poi che con un patrimonio (costituito da beni immobili e mobili) per famiglia di 462 mila euro (nel 2008), Rimini  è la sesta provincia in Italia, e dopo Modena la seconda in Emilia Romagna, è chiaro che il reddito non dichiarato raggiunge percentuali di tutto rispetto (non si compra una casa senza denari).   Questo spiega abbondantemente  l’esito, quasi sempre positivo,  dei controlli della Guardia di Finanza di questa estate, che tanto, ma con poca ragione, hanno fatto discutere.

 L’ultima finanziaria prevede che il 33% dell’evasione recuperata, elevata rispetto al 30% in vigore dal 2005, resti ai Comuni. Una opportunità, visti i margini e data la crisi delle finanze locali, che questi ultimi non dovrebbero lasciarsi scappare.

Pil e dichiarazione dei redditi