Terme della salute e del benessere

di Martina Bacchetta

Se leggessimo l’espressione latina ‘Sanus Per Aquam’, forse il collegamento mentale non sarebbe proprio immediato. E se invece ci trovassimo davanti l’acronimo SPA? Sicuramente ci riaffiorerebbero diverse immagini a seguito: penseremmo alle stazioni termali o in generale a delle strutture che forniscono cure idroterapiche o anche servizi di benessere e cura del corpo. Ed ecco spiegate le parole latine sopracitate: ‘salute attraverso l’acqua’. Addirittura fin dalla preistoria l’uomo ha fatto uso delle acque termali per le loro capacità antiparassitarie, terapeutiche ed igieniche. Nelle civiltà del mondo antico l’acqua era considerata la più semplice e naturale medicina, e per questo un elemento sacro. Ma è stato il medico, geografo e aforistica greco antico Ippocrate il primo, insieme ai suoi discepoli, a precisare le indicazioni e le tecniche di utilizzazione dell’acqua a scopo terapeutico e ad intraprendere delle indagini ‘scientifiche’ in tal senso. E fino ad oggi, le aziende termali e spa offrono servizi per la salute e l’armonia del corpo e della mente.

Sul territorio regionale contiamo almeno 24 stabilimenti termali e se scendessimo più nel dettaglio? Diamo uno sguardo alla riviera romagnola.

RiccioneTerme, che prospetta la sua riapertura lunedì 16 maggio 2022, si caratterizza per i suoi approfonditi studi scientifici applicati alle più moderne tecnologie, alcune di invenzione dello stabilimento stesso, che permettono di unire l’antica tradizione termale alle più innovative tecniche per la salute ed il benessere, rendendolo uno dei 5 centri termali più importanti di Italia. Si tratta di un centro termale che si affaccia sul mare ed è immerso in una pineta a pochi minuti da Viale Ceccarini. Lo stabilimento offre salutari acque sulfuree, un’equipe di medici specializzati e un’Oasi Spa per un benessere equilibrato e completo in cui si coniugano le proprietà dei fanghi e delle acque termali con una grande scelta di percorsi sensoriali, trattamenti di bellezza, massaggi, attività in acqua e programmi specifici lifestyle e antiaging. RiccioneTerme è dotato inoltre di un servizio di trasporto convenzionato che consente di raggiungere lo stabilimento termale dal proprio albergo.

RiminiTerme ha una storia con origini antiche che risalgono al mare e alla tradizione balneare, un luogo dove riposarsi, divertirsi e ritrovare il benessere, che offre servizi di Terme & Fisioterapia, Benessere & SPA, Prevenzione & Salute. I suoi punti di forza? Sicuramente la posizione, la location: RiminiTerme non è solo un centro termale che sfrutta le proprietà benefiche del mare, ma si trova proprio SUL mare. Tra gli altri servizi contiamo cure termali per adulti e bambini che comprendono cure inalatorie e cure sordità rinogena per patologie legate all’apparato respiratorio e all’orecchio, cure balneoterapiche e vascolari, fanghi termali antinfiammatori, analgesici e decontratturanti. Il centro offre trattamenti di fisioterapia e riabilitazione; palestre e attività motoria in acqua; visite mediche specialistiche come esami diagnostici e visite per le intolleranze alimentari. Riminiterme possiede anche una Beauty SPA termale e un servizio balneare attrezzato per famiglie, giovani e per chiunque voglia relax e comfort arricchito da un villaggio estivo dedicato ai bambini direttamente sulla sabbia: Blucamp.  

Dopo due anni difficili dovuti alla pandemia da Covid-19 abbiamo chiesto al presidente di RiminiTerme, Luca Ioli, di illustrarci un po’ la situazione di domanda e richiesta del settore.

Attualmente come sta andando?                                                                                                                     

“Tutto il mondo termale prevede di tornare ad avere una situazione pre-covid tra il 2024 e il 2025. Il 2020 è stato sicuramente un anno difficilissimo, con una diminuzione del fatturato del 50%. Ne hanno risentito soprattutto quelle attività termali che hanno nel loro business gli elementi turistici, come noi. Castel San Pietro Terme, ad esempio, ospita più che altro una clientela locale, è chiaro invece che Rimini apre le porte ad una clientela ampia che arriva con una percentuale maggioritaria dal nord e dal sud Italia, soprattutto Piemonte, Lombardia e Veneto. Certamente nel 2020 questi flussi si sono completamente bloccati. Nel 2021 c’è stata una lenta e timida ripresa, a partire dai mesi di luglio e agosto, quando la situazione sanitaria sembrava essere arrivata ad essere sotto controllo. Ha giocato un ruolo molto importante il timore… chi viene alle terme spesso sono persone tra i 55 e i 65 anni, soggetti pressoché fragili. La ripresa è in corso anche in questo momento, è vero, ma per tornare ad un fatturato pre-pandemia dobbiamo aspettare i prossimi due anni”.

Quante persone lavorano presso di voi? Quali le professionalità più richieste?

“Presso di noi lavorano 40 persone a tempo indeterminato e 40 con partita iva, perché nella nostra società ci sono diversi fisioterapisti, medici, specialisti che sono organici alla struttura. Le professionalità più richieste sono fondamentalmente legate alla fisioterapia. Perché a Riminiterme abbiamo un moderno centro fisioterapico e un’equipe di professionisti specializzati nella rieducazione motoria, ginnastica posturale e trattamenti osteopatici che si occupano di un percorso riabilitativo che può essere sviluppato in acqua, in palestra o in ambulatorio, sempre in perenne miglioramento e aggiornamento”.

Il settore termale è pressoché stagionale, cosa bisognerebbe fare per renderlo più frequente anche in bassa stagione?

“Pensiamo in grande, ad una ‘metropoli costiera’ che si estende da Bellaria a Cattolica. Pensiamo ai turisti, che vengono in riviera per visitare i centri storici, il museo di Fellini, il Tempio Malatestiano, fare due passi in viale Ceccarini e per godersi qualche giorno di spiaggia, sia in estate che in inverno. Ecco, il nostro territorio è pieno di queste attrazioni, e oltre a ciò riesce ad offrire anche due grandi centri termali che permettono di poter passare una giornata o più all’insegna del benessere. Quello che secondo me andrebbe fatto è sviluppare maggiormente l’aspetto termale inserendolo nelle dinamiche turistiche più di quanto lo sia oggi”.