Tenuta Santini: l’agriturismo con cabaret

di Laura Carboni Prelati

Ascoltare la natura, i suoi ritmi, gustando i sapori che ricordano la genuinità e l’antico modo di cucinare. E al mattino spalancare le persiane, respirare aria pura, scendere le scale per gustare la fragranza di una ciambella appena sfornata. Fare una vacanza in campagna, oggi, significa godere gli echi di una bellezza agreste, trasformata in una delle forme più raffinate di ospitalità contemporanea. I vecchi casolari abbandonati, ristrutturati, sono divenute dimore di accoglienza, luoghi di atmosfere e ricordi, e una volta varcata la soglia ci si può anche dimenticare della necessità di andare altrove; ciò che cercavamo è a portata di mano.

Vigne e ulivi, custodi del paesaggio, disegnano i profili delle colline; intorno a questa straordinaria ricchezza lavorano migliaia di persone, non solo per garantire produzioni agricole d’eccellenza, ma anche per conservare la bellezza, perché dove c’è bellezza c’è turismo.

Con formule nuove e accattivanti l’azienda agricola gioca la sua carta dell’ospitalità diversificando l’offerta (agriturismi, cantine, B&B, country house) proponendo attività di accoglienza e ristorazione che fungono da volano e giusto complemento all’integrazione del reddito.

Abbiamo incontrato Sandro Santini, titolare della Tenuta a Passano di Coriano, laureato in Scienze Politiche, che ci ha illustrato le attività dell’Azienda e le novità che animano la gestione dell’Agriturismo.

Dal casolare all’Agriturismo con piscina

Dal colle di Passano lo sguardo si perde fino ad approdare al mare; un terrazzo ideale per godere di un panorama splendido.“L’azienda di 28 ettari fu acquistata nei primi anni ’60 da nonno Giuseppe e suo fratello Primo-dice Sandro Santini-La Tenuta ha sempre avuto questa fisionomia, la sua vocazione vitivinicola invece è cresciuta nel tempo. Una volta c’erano 6 ettari a vigna, ora sono 22, di cui 18 a Sangiovese, poi Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Petit Verdeau e 1 ettaro a uve bianche (Rebola)”.

-Quanti q.li di uve vendemmiate?-“Circa 2.000 q.li ma ne vinifichiamo solo una parte (circa 400 q.li). Il resto lo vendiamo a privati e alla Cantina Sociale di Ospedaletto. Fino a 16-17 anni fa vendevamo tutta l’uva, poi abbiamo pensato di trasformare il prodotto. Fare un buon vino era un mio desiderio; ho cercato un Agronomo, il Dott. Remigio Bordini, che ci ha suggerito il nome dell’Enologo Lorenzo Landi. Insieme, abbiamo puntato sul prodotto di qualità e i risultati non hanno tardato ad arrivare. Dal 2001 io mi occupo della Tenuta consapevole che alcune esperienze lavorative (di ristorazione e alberghiera) hanno aggiunto competenze utili. C’era l’ambizione di valorizzare ciò che era stato iniziato, la voglia di migliorare e credere in questa nostra terra, coniugando il nuovo alla forza delle nostre radici”.

-Quante etichette producete?-“8 diversi tipi (2 Doc e 3 Igt) di vino rosso e bianco usando meno della metà della produzione aziendale”-

-Vendemmiate meccanicamente?-“Si, esclusa la parte riservata al vino Santini che viene raccolta a mano;la macchina non può fare una selezione dell’uva sana, non fa qualità”

–Quali sono i canali distributivi dei vostri prodotti? Li vendete anche on-line?-“Il vino viene venduto a Ristoranti, Enoteche, privati; per la vendita on-line non ho un vero e-commerce, ma se mi ordinano vini via internet glieli spedisco”

-Quanto olio produce?-“Da un ettaro di ulivi (varietà frantoio e leccino) raccogliamo circa 100 q.li di olive; è un olio da centellinare, la resa è circa il 10%”

-Avete contatti con la scuola agraria di Morciano?-“No, c’è qualche contatto sporadico con il Corso di Enologia e Viticultura di Cesena, più specifico per noi”.

Costruire una rete di collegamenti, diversificare l’ospitalità

-Il vecchio casolare, ristrutturato, è divenuto Agriturismo, ma c’è anche la piscina (50 mq) molto frequentata in estate…-“Si, i nostri ospiti possono dire di essere coccolati”

-Quante camere avete?-“4 camere con bagno, che possiamo gestire separatamente per ricavare un appartamentino più grande o più piccolo, secondo le esigenze”

-Per ristrutturare l’Agriturismo, allestire la cantina e l’area camper, installare pannelli fotovoltaici avete chiesto finanziamenti?-“Si, sia per ristrutturare l’immobile che per l’area camper abbiamo ricevuto finanziamenti (il 40% sull’imponibile richiesto)”

-Quanto personale avete?-“Per il lavoro dei campi abbiamo manodopera avventizia e dei giovani con partita iva,ma la struttura è a conduzione familiare”

-Questo mestiere darà reddito e motivazioni per proseguire in futuro?-“Devo sfruttare tutte le opportunità;se dovessi vivere coi ricavi dell’uva che porto alla Cantina Sociale avrei chiuso. Il vino che produco mi dà soddisfazione e parte del reddito, però ho pensato di giocare la carta dell’ospitalità; l’Agriturismo e l’area camper possono rappresentare la mia carta vincente.  Gli ospiti trovano cibo genuino, spunti interessanti, semplicità nei rapporti umani. Ci piace pensare che siamo in grado di trasformare la vacanza in un’esperienza”.

-Ha cercato di coordinarsi a enti/organizzazioni locali per costruire una rete di collegamenti?-“Non è facile trovare il canale di comunicazione e promuoversi; forse il problema è strutturale, occorre riuscire a “fare sistema”e individuare le direttrici giuste e tutto ciò che può attirare l’interesse del viaggiatore, ma occorre comunicarglielo. Noi possiamo offrire proposte diversificate durante l’anno; questo costituisce un’ulteriore attrattiva. Trekking in tenuta è un esempio: abbiamo una zona chiamata Le Saline;era un punto strategico sulla Linea Gotica, lì ci fu una strage. Ho messo una targa commemorativa che è un richiamo per sapere ciò che è avvenuto lì”

-Cos’altro occorre?-“Un supporto a livello amministrativo con strumenti e corsie preferenziali, maggior collaborazione e meno burocrazia, tempi più corti di attesa, rispetto delle regole per tutti e un piano di sviluppo locale per avviare nuovi progetti. Noi possiamo sostenerci perché abbiamo connotazione turistica, produttiva, di trasformazione, creiamo eventi e possiamo sfruttare la scia di altri servizi”

-Per esempio?-“I bike hotel: questo tipo di ospitalità è proiettata sull’estrema fruibilità del territorio; è nato un collegamento, può nascere una collaborazione. Questo è un modo col quale, con fatica, riusciamo a fare sistema. Due settimane fa abbiamo avuto ospiti 140 bikers, un’opportunità da sfruttare!”

-Qual è il motivo per cui alle persone piace venire qui?-“Non una ma più motivazioni: amano la quiete e il relax, l’ambiente agreste, si mangia bene, c’è una buona accoglienza e la possibilità di intrattenersi anche a sera senza annoiarsi. Inoltre c’è un’attrattiva territoriale incantevole che si scopre più interessante di ciò che viene rappresentato dai media (internet, Fb). Ma la vera differenza la facciamo noi, che ci dedichiamo completamente a loro, parliamo, li mettiamo a tavola, li facciamo sentire a casa, la differenza fondamentale sta nel contatto umano. Non importa se sono belgi o olandesi, tedeschi o inglesi, loro amano tutto questo”

-Quanti camper potete ospitare?-“5/6 camper ai quali vengono offerti servizi di elettricità, acqua (compreso gli scarichi), bagno, doccia e servizi igienici” .

Metti una sera a cena …coi comici!

-Durante l’estate l’Agriturismo ha proposto incontri enogastronomici, cene a lume di candela; nel 2016?-“ Ridi per Bacco”, 6 appuntamenti serali che prevedevano cena e divertimento coi migliori cabarettisti di Zelig! La rassegna di comici è stata la novità di quest’anno. Molta gente è venuta in collina, incuriosita da questa formula e il giardino è diventato teatro al chiaro di luna! L’ultima evoluzione aziendale, legata al turismo e all’accoglienza ha fatto il tutto esaurito (200 persone) a serata con comici come Paolo Migone, Sergio Sgrilli ”

-Di chi è stata l’idea?-“Di Sandro-dice la compagna Alessandra-e ha fatto centro”.

“L’idea di sfruttare l’area di Agriturismo, piscina e camper come contenitore- dice Sandro- e il cabaret come intrattenimento è stata una formula promozionale vincente; ho puntato sul divertimento perché ho pensato fossero ideali al contesto”.

-Una buona occasione anche per offrire ai commensali i sapori di questa terra?-“Si, una cucina tipica rivisitata con creatività, che, dall’antipasto al dolce, sa valorizzare selezionate materie prime del territorio abbinate a vini e olio della Tenuta”.

-Partecipavano alle cene più italiani o stranieri?-“I vacanzieri italiani erano previlegiati, ma gli ospiti stranieri in agriturismo (tedeschi, olandesi, austriaci)sono venuti alle cene”.

-Il costo pro-capite?-“40€. Non c’era guadagno in queste serate, impegno tanto.  Ma questo è un nostro modo di comunicare, un investimento per il futuro…

Inoltre abbiamo anticipato la vendemmia in Agosto perché quest’anno abbiamo deciso di fare gli spumanti e le uve si raccolgono prima; questa è la grande novità aziendale di quest’anno!”.