Tecnologie intelligenti e sistemi “stupidi”

ICT, che in italiano si traduce in TIC (Tecnologia dell’informazione e della comunicazione) è una parola magica, perché è diventata sinonimo di tutto quello che di nuovo e moderno ci possa essere in circolazione (innovazione, velocità, modernità, internet, ecc.). Ed in parte è vero, se non fosse che come tutte le nuove tecnologie sono fatte e gestite da organizzazioni, che a loro volta sono governate da persone.   Così può anche capitare che il risultato dell’applicazione delle nuove tecnologia sia molto al di sotto delle aspettative.

Prendiamo tre esempi dall’esperienza concreta di una piccola azienda di servizi.  Il primo riguarda l’Agenzia delle Entrate di Rimini, ma deve essere uguale dappertutto, la quale ha un sistema informatico che non riconosce i pagamenti effettuati in ritardo, ragione per cui sforna cartelle pazze a tutto andare, obbligando centinaia, forse migliaia, di amministratori e addetti alla contabilità, a ricercare le ricevute di pagamenti già fatti, fare domande a ripetizione di annullamento o di sgravio, obbligando tutti, compresi i propri funzionari, ad una mole di lavoro assolutamente inutile e che non produce nessun valore, anzi, contribuisce ad aumentare i costi dell’Agenzia come delle imprese.

Il secondo caso fa riferimento alla compagnia telefonica BT Italia  la quale, nonostante il contratto di servizio con la ditta in oggetto sia terminato nell’aprile 2011, continua ad inviare regolarmente fatture di inesistenti consumi.  Sapete perché succede questo ?  Perché, a detta di un impiegato del call center, i vari spezzoni dei sistemi informatici dell’azienda telefonica non dialogano tra loro, cioè chi gestite i contratti non informa chi emette le fatture, che escono e sono inviate in automatico. Poi si dice l’efficienza del privato !

Terzo, ed ultimo, il sistema informatico della Carim di Rimini il quale leggeva, perché oggi i tempi sono stati allungati, come insoluta una fattura pagata magari dopo un anno, ma pagata !  Così può capitare che, risultando degli insoluti, vi blocchino tutti i conti, anche per poche migliaia di euro.  Ma la parte ironica, e tragica insieme, è che i funzionari, nei colloqui diretti, riconoscono l’insipienza di rispettivi sistemi, ma poi non possono fare niente per modificarli. Ma questo spesso vuol dire mettere in grave e immotivata difficoltà tante piccole aziende. Conclusione: le nuove tecnologie sono utili, ma dipende sempre dall’impiego che se ne fa.