Raramente, anche per mancanza di informazioni, si riesce ad entrare nei dettagli dell’economia dei comuni, che in Italia sono più di otto mila. Da quest’anno l’Istat ha cominciato ad elaborare e diffondere i primi dati che rendono un po’ meno indecifrabile le realtà locali. Il primo di questi dati riguarda la produzione di valore per
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Ambiente urbano: segnali di miglioramento
Un buon ambiente fa bene ai residenti, ma anche ai turisti. Anzi, da qualche tempo è diventato un potente vantaggio competitivo. Perché a nessuno fa piacere godersi le vacanze dove regna inquinamento, distruzione del paesaggio, sprechi, rumore e quant’altro di negativo si possa offrire. L’ambiente è fatto di tante sfaccettature che si può raccontare utilizzando
Romagna: il lavoro va meglio, ma non troppo
Indicato dal Presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno come una priorità, e sicuramente lo è, il lavoro sta dando, anche in Romagna, dei segnali di risveglio. Positivi ma certamente non sufficienti. Nelle tre province della Romagna, dal 2014 (prima dell’ultima riforma del lavoro denominata jobs act, entrata in vigore nel marzo 2015) a
La Provincia di Romagna: un matrimonio che s’ha da fare?
di Angela De Rubeis, Mauro Bianchi e Lucia Renati I tre quesiti La Romagna è solo un’entità geografica, oppure c’è qualche elemento storico-culturale-antropologico che ne definisce la sua identità e la distingue, cioè rende riconoscibile ad un esterno, dagli altri (emiliano e marchigiani in primis)? In questo contesto di “romagnolità” cosa unisce e cosa separa (nei modi di fare, nei
Dossier Romagna: più sofferenti le imprese riminesi
di Mauro Bianchi Nel 2010 il sistema delle imprese emiliano-romagnole aveva registrato una debole ripresa, ma già nella seconda metà del 2011 l’economia regionale ha nuovamente rallentato, riflettendo il calo della domanda interna e di quella mondiale. Sulla domanda interna, specie sugli investimenti, hanno pesato l’incertezza sull’evoluzione del quadro congiunturale, gli effetti delle manovre di
Romagna: una provincia unica
La fine delle Province che non raggiungono una certa dimensione (350 mila abitanti e 2.500 km2 di territorio: non uno, ma entrambi i criteri) sembra vicina, ma per la definitiva certificazione si dovrà attendere. Perché a parole, in epoca di tagli alle spese, sono tutti d’accordo, poi però scatta, in verità non nei cittadini comuni