In un editoriale del settembre scorso, a conclusione di un viaggio che ci ha portato a visitare alcuni tra i maggiori quartieri di Rimini (Viserba, Miramare, 1° Maggio e San Vito), avevamo, tra le altre cose, segnalato come, dopo l’abolizione dei consigli di quartiere, l’assenza di qualsiasi forma di rappresentanza ponesse due questioni particolarmente sentite