Bolkestein e concessioni balneari: “Basta gestire spiagge come beni privati. Occorre cambio di mentalità”

di Simone Santini Direttiva Bolkestein, concessioni prima prorogate dal Governo italiano, poi bloccate perché ritenute illegittime. E infine la procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea all’Italia proprio per quella proroga. Un tira e molla che va avanti ormai da quasi un decennio. Ma al di là delle questioni politiche e/o tecniche, è puro buonsenso affermare

La spiaggia è pubblica e la gestisco io

Allungando la lista dei “si, sono d’accordo, ci mancherebbe…ma da un’altra parte”, continua lo sdoppiamento di personalità di tante categoria economiche nazionali, che a parole sono per il libero mercato e la concorrenza, salvo però essere poco conseguenti quanto si tratta del “loro giardino”. Cioè dei propri interessi, che possono non coincidere con quello generale.

Concessioni balneari in gara

di Mirco Paganelli Dopo la bocciatura dell”avvocatura generale della Corte di giustizia dell’Unione europea, Maciej Szpunar, anche se esprime un parere non vincolante, che dà un colpo di spugna alla proroga fino al 2020 delle concessioni demaniali decisa dal governo italiano, su pressioni delle categorie interessate, le speranze che la sentenza della Corte stessa, prevista tra

La spiaggia all’asta

Com’è capitato in passato quando qualche Governo o Ministro ha cercato di aprire qualche settore chiuso e protetto ad una maggiore concorrenza, che è l’unica possibilità per i cittadini di avere servizi migliori al giusto prezzo, anche per le concessioni balneari e l’accorpamento delle Province non stiamo assistendo a niente di nuovo.  Chi si ritiene