C’è l’intraprendenza che porta a creare un’impresa, ma c’è anche il lavoro dipendente. Nel 2014, i cittadini stranieri avviati al lavoro in provincia di Rimini sono stati un po’ meno di 17 mila, di cui dieci mila di origine non comunitaria, rappresentando il 29 per cento di tutti gli avviati dell’anno (che sono stati 57 mila).
Dal 2010 la loro presenza si è stabilizzata, facendo registrare una leggera flessione nell’ultimo anno, ma rispetto al 2007, quando è iniziata la crisi, gli avviati al lavoro di origine straniera sono cresciuti, sul totale delle persone avviate, di tre punti percentuali.
Normalmente le donne straniere avviate al lavoro, in primo luogo le romene, seguite da albanesi e ucraine, sono sempre più numerose degli uomini, e questo si spiega con il ruolo preponderante che svolge il turismo (alberghi, ristoranti e pubblici esercizi), responsabile dell’attivazione della metà dei rapporti di lavoro, ancorché stagionali, i cosiddetti avviamenti, dell’anno.
Infatti sono di origine straniera, nel 2014, ben il 26 per cento degli avviamenti (sono i contratti di lavoro stipulati, da non confondere con gli avviati che si riferiscono alle persone) registrati nel turismo, cioè 12 mila su un totale di 47 mila.
In cifre assolute i numeri sono più piccoli, ma in termini relativi (cioè in rapporto al totale) gli avviamenti di stranieri sono ancora maggiori nelle costruzioni, quasi il 29 per cento, e nell’agricoltura, dove addirittura superano il 61 per cento. Vuol dire, per essere chiari, che tre settori importanti della nostra economia, se non ci fossero gli immigrati non saprebbero come andare avanti.
Questo senza trascurare il ruolo delle donne immigrate nel lavoro domestico riminese: erano, nel 2012, 5.590 su un totale di 6.284 (l’89 per cento).
Lavoro, quello degli immigrati regolari, che ha assicurato un gettito di contributi previdenziali, nel solo 2011(ultimo dati disponibile), di 62 milioni di euro, cui si devono aggiungere altri 34 milioni di euro come gettito irpef, imposte sui consumi e tasse per il rinnovo dei permessi di soggiorno, portando il totale stimato del gettito fiscale dei lavoratori stranieri presenti in provincia di Rimini a 96 milioni di euro (Osservatorio regionale fenomeno migratorio 2014).