Rimini Expo e turismo

di Domenico Chiericozzi

A Expo sono attesi in sei mesi 20 milioni di visitatori, in gran parte stranieri. Un numero davvero impressionante. Quale migliore occasione per promuovere la Riviera di Rimini da Bellaria Igea Marina a Cattolica in un contesto così fortemente internazionalizzato, senza onerosi spostamenti? L’offerta turistica che è stata progettata con la regia di Apt e Unioncamere in collaborazione con vari partner, è “Via Emilia”. Prevede pacchetti turistici ed enogastronomici “in chiave” Expo. Le braccia operative saranno i 14 Club di Prodotto che, lo ricordiamo, sono finanziati con importanti risorse pubbliche e prevedono la promozione e la commercializzazione di pacchetti da parte dei privati. Gli ambiti di riferimento voluti per Expo sono cinque:  Wellness Valley Romagna Benessere sui temi del benessere e della qualità della vita, Motor Valley Experience per promuovere la grande tradizione motoristica dell’Emilia-Romagna e Food Valley per il turismo enogastronomico. Previsto inoltre il Progetto Musica Ravenna Festival con pacchetti turistici  dedicati a Giuseppe Verdi e abbinati a tour verso Expo. In agenda compaiono anche collaborazioni  interregionali con la Regione Lombardia (Progetto Quadrilatero dell’Unesco), con il Veneto (Slow Tourism nel Parco del Delta del Po), con Marche, Toscana e Umbria (Sulle strade di Piero della Francesca). Nulla di specifico quindi per Rimini, da dove la via Emilia di fatto inizia e poi si sviluppa verso Piacenza per 262,387 chilometri. Un motivo, solo questo, per pensare a qualcosa di più all’ombra delle grandi opere degli antichi romani. L’aspetto culturale e storico sarebbe stato perfetto. Dal Ponte di Tiberio portare le delegazioni internazionali sulla grande ruota panoramica al porto, sarebbe stato non troppo difficile. Da lassù, c’è un’immagine che vale più di mille parole.

Mentre scriviamo non risultano iniziative specifiche organizzate per stimolare i partecipanti a Expo a spingersi verso Rimini e neppure sul portale ammiraglia di promozione turistica www.emiliaromagnaturismo.it non troviamo specifici riferimenti, tanto meno su Costa Adriatica, la sezione dedicata alla proposta balneare.

Peccato, perchè arrivare in treno da Milano a Rimini non è poi così male. E’ vero. A nulla sono serviti gli incontri affrontati l’anno scorso dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, con il ministro Maurizio Lupi e l’allora amministratore delegato di Trenitalia, il riminese Mauro Moretti: l’Alta Velocità da Milano a Rimini non c’è e non ci sarà. Il treno super veloce ferma a Bologna e per arrivare a Rimini occorre proseguire con il Frecciabianca. Da Milano Centrale con questa soluzione Trenitalia dichiara 2.19 minuti di viaggio. Ne serviranno 3 utilizzando solo il Frecciabianca che da Milano consente di compiere un viaggio diretto per Rimini senza cambi. I tempi si allungano un po’ dalla fermata di Rho, quella adiacente al sito espositivo. Da qui, per esempio, il Frecciarossa delle 8:58 con cambio a Bologna per salire a bordo di un Frecciabianca, arriva a Rimini alle 12.34 con un viaggio di 3 ore e 36 minuti. Ma ci sono anche combinazioni più veloci.

Imprese, tre bandi con 2 milioni di euro

Quello che si può immaginare in queste ore, è una vera e propria “battaglia” per accaparrarsi le decine e decine di delegazioni internazionali presenti a Milano. Quello a cui la Regione Emilia Romagna sta lavorando è il format “imprese porte aperte” con tre bandi rivolti ad associazioni imprenditoriali, camere di commercio, università ed enti di ricerca, enti locali, fondazioni, imprese singole o associate, e imprese turistiche con i vari Club di prodotto (per tutti i dettagli regionali si rimanda al sito  “Cogli l’Expo”  http://expo2015.regione.emilia-romagna.it/it ).

Unindustria Rimini, pare essere riuscita a cogliere alcune di queste opportunità. L’associazione degli industriali ci comunica di aver avviato “un ricco programma di appuntamenti ed eventi realizzato per facilitare la partecipazione delle imprese” a Expo. Unindustria Rimini è fra i promotori del progetto Wellness Valley presentato, insieme con altri sette progetti del sistema Confindustria Emilia-Romagna, su un bando speciale per l’internazionalizzazione della Regione dedicato proprio ad Expo.

Approvato dalla Regione, il progetto è stato presentato il mese scorso alle imprese del settore wellness, alimentare, salute, turismo, terme, fitness, sistema casa e fashion e consentirà alle aziende di portare a Rimini i migliori clienti da Usa, Brasile e Russia. La settimana clou sarà quella dal 24 al 31 maggio quando una delegazione di imprese associate andrà a visitare Padiglione Italia e la mostra educativa-culturale di Confindustria “Cibo dei desideri”, una delle principali attrazioni del nostro Padiglione Italia. Unindustria Rimini assieme al Sistema regionale di Confindustria, inoltre, ha partecipato al cosiddetto “Bando Piazzetta” della Regione Emilia-Romagna (vedi box iniziative).

Per quanto riguarda il più variegato ambito delle aziende iscritte alla Camera di Commercio di Rimini, nomi non se ne fanno (il bando è scaduto a fine gennaio e di mezzo c’è anche la privacy che impedisce di divulgare informazioni), ma ci saranno una decina di imprese del settore agroalimentare che avranno a loro disposizione uno spazio di 9mq acquistato dalla stessa Camera per partecipare a TuttoFood, il Salone dell’Agroalimentare organizzato da Fiera Milano in programma dal 3 al 6 maggio 2015 (2.500 aziende presenti a copertura di tutte le varie filiere). Anche la Camera di Commercio di Rimini sarà presente con un proprio stand in ambito Unioncamere Emilia Romagna.

In conclusione.

Mancano meno di sessanta giorni all’inizio di Expo. Un’operazione che ha impegnato fin troppo procure, uffici e pagine di cronaca giudiziaria. Rimini, va detto, si è attivata per tempo. E’ il 9 dicembre 2009 quando l’allora presidente della Provincia di Rimini,  Stefano Vitali, freschissimo di nomina, firma un accordo nella sala dell’Orologio di Palazzo Marino a Milano, con il Commissario Straordinario del Governo Letizia Moratti e l’amministratore delegato di Expo Lucio Stanca, che prevede la partecipazione della Provincia di Rimini ad un tavolo di coordinamento per la progettazione “delle principali manifestazioni culturali, artistiche, scientifiche per valorizzare le eccellenze del territorio riminese in occasione di Expo 2015”.

Nelle parole dello stesso Stanca, che esce di scena nel giugno del 2010, Rimini è vista come la destinazione che “può favorire lo scambio turistico con l’Expo”. Chi andrà a Rimini per le vacanze – disse – può fare una tappa anche a Milano, e vicerversa chi intende venire all’Expo può pensare ad una vacanza nella riviera romagnola”.

Come andranno le cose, lo vedremo. Il 2009 appare così lontano e il 1° maggio 2015 così troppo vicino.