Qui si proietta cantiere Fulgor

di Genny Bronzetti

A Rimini, in pieno centro storico, c’è un cantiere aperto. E’ il cinema Fulgor, ormai da anni circondato da ponteggi e impalcature, in attesa di diventare la futura Casa del Cinema. Era il 2 ottobre 2009, quando il vecchio cinema fu “imbragato” con un telone disegnato con strisce di pellicola e fotogrammi dei film di Fellini. Allora si era detto che dopo qualche mese sarebbero iniziati i lavori di ristrutturazione. Che oggi non sono ancora cominciati.
La struttura è di proprietà dell’Istituto Valloni, che lo ha ceduto al Comune per trentacinque anni al prezzo di 11 milioni di euro, previo farsi carico di tutta l’opera di ristrutturazione. In occasione della presentazione del neo presidente della Fondazione Fellini Pier Luigi Celli, il sindaco Ravaioli aveva ricordato che “La Fondazione Valloni ha già accantonato i soldi per la realizzazione della nuova Casa del Cinema, e i lavori saranno seguiti direttamente dal settore Lavori Pubblici del Comune”. E allora, perché la ristrutturazione ancora non comincia?
“Per la pubblicazione del bando è necessario validare il progetto esecutivo e la valutazione sismica” spiega l’architetto Carmine Cefalo, funzionario del Settore Lavori Pubblici del Comune di Rimini. “Una volta che queste due fasi saranno regolarizzate, a meno che non ci siano ricorsi, in un paio di mesi dovremmo avere la pubblicazione del bando. Nel caso ci siano ricorsi, invece, potrebbe esserci una dilazione dei tempi, presumibilmente di altri due mesi”. In altre parole, se tutto va bene, in primavera dovrebbero essere pronti i progetti esecutivi per poi indire il bando con il quale assegnare all’ impresa i lavori di rifacimento del Fulgor. Sempre che non ci siano ricorsi oppure che non si superi la soglia dei 5 milioni di euro. Se l¹importo dei lavori supererà tale cifra, infatti, sarà necessario un bando europeo che potrebbe allungare un altro po¹ i tempi, anche se non di molto. “Noi siamo una soglia limite di questa cifra e i progetti esecutivi che devono essere consegnati servono proprio per definire esattamente l’importo dei valori. Attendiamo che i tecnici ci consegnino questi progetti per capire se siamo sopra o sotto questo valore limite” prosegue l’architetto.
Ma cosa ha provocato il ritardo nella consegna del progetto? “Bisogna tenere conto della complessità del progetto di realizzazione, che prevede anche un piano interrato, e quindi i conseguenti scavi archeologici per realizzarlo” risponde Cefalo. Senza dimenticare tutti gli adempimenti necessari alla realizzazione compiuti fino ad oggi, dalla convenzione con il Comune di Rimini per la consegna dei lavori, ai vari progetti, all’iter burocratico fino alla sovraintendenza, “Non bisogna dimenticare che il Valloni è un immobile con una valenza storica”.
Uno sguardo al futuro
Ricapitolando, manca la validazione del progetto, il bando e poi si potrà iniziare con i lavori, che “dovrebbero cominciare in autunno”, conclude Cefalo. E in un paio d’anni, se non ci saranno intoppi, dovrebbe essere tutto pronto: la nuova sala del Cinema Fulgor (186 posti), la Cineteca Comunale, la Fondazione e il Museo Fellini saranno le aree ospitate dentro lo storico cinema di Corso d’Augusto. E in più zona bookshop, bar e sala riunioni.
Il compito di “rifare il trucco” alla facciata del palazzo e ad alcune zone interne è stato assegnato allo scenografo premio Oscar, Dante Ferretti, che ha progettato un “cinema romagnolo hollywoodiano, ispirato alle sale cinematografiche degli anni ’30 e ’40”. Invitato recentemente a Rimini dalla Fondazione Fellini, in occasione del seminario Fellini in mostra, Ferretti racconta: “Nel progetto del Museo ho messo oggetti tratti dai film di Fellini, come la fontana de La Dolce Vita. Certo che per ricordare Fellini ci vorrebbe una città intera, non soltanto il Fulgor”. Inoltre, Ferretti sottolinea l’importanza della visione dei film del grande maestro che “E’ necessario siano proiettati”. Ed è proprio da qui che iniziano i primi progetti della Fondazione per l¹utilizzo della Casa del Cinema. Il direttore della Fondazione Paolo Fabbri, infatti, ipotizza proiezioni gratuite a ciclo continuo delle pellicole del grande regista in una delle due sale che saranno realizzate nella struttura.
Tra gli altri progetti, Pier Luigi Celli, neo presidente della Fondazione, propone in primo luogo di valorizzare il brand di Fellini all’estero, dove è molto conosciuto. E poi, di sbarcare sul mondo digitale. Il sito web è già stato rinnovato, e tra poco la Fondazione Fellini entrerà anche nel mondo dei social network. Un’altra idea è di trasformare Il libro dei sogni, edito da Rizzoli, in un e-book da presentare alla prossima fiera Ebook lab, che si terrà a Rimini dal 3 al 5 marzo. Altro progetto annunciato, quello di creare una mappa dei luoghi felliniani, per rispondere alle richieste dei turisti che chiedono di poter visitare i luoghi del maestro.
Ma tra tutti i progetti della “nuova” Fondazione, il più atteso è sempre quello del trasloco presso il Fulgor.