Quanto incassa il Fisco con le sanzioni ?

Siamo una piccola società di servizi  che esiste da più di vent’anni. Un paio di mesi  fa Equitalia ci fa recapitare  una cartella da pagare di circa 20mila euro, che avevamo già rateizzato, e stavamo pagando, con l’Agenzia delle Entrate di Rimini. Però è successo qualcosa: abbiamo pagato, probabilmente per un errore, la prima rata con tre giorni di ritardo (si 3 giorni!),  sufficienti all’Agenzia per far scattare una sanzione di oltre 4mila euro.  Il funzionario applica le regole e non sente ragioni.  Adesso dobbiamo rifare una nuova rateizzazione, sanzione compresa, questa volta con Equitalia. Sono normali sanzioni di questa  entità in piena crisi e   per un ritardo di pochi giorni , quando per riavere indietro somme pagate in più ci vogliono anni ?

Siccome non pensiamo essere i soli, dopo cinque anni di crisi,  sarebbe interessante conoscere quanto incassa l’Agenzia delle Entrate con le sanzioni, che di fatto sono una entrata extra per lo Stato.  Ecco una riforma a costo zero per il Governo: un po’ di buon senso e un minimo di elasticità verso cittadini e imprese che non fuggono dalle tasse (comunque troppe).  Altrimenti conviene, economicamente parlando, comportarsi da evasori totali, perché se si viene scoperti si può patteggiare, con sostanziali sconti, come fanno tutti i grandi evasori.   Sarebbe gradita una risposta dell’Agenzia delle Entrate di Rimini.

(Lettera firmata e pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 4 giugno 2013)

PS: sui tributi scrive Platone su La Repubblica: “Quando ci siano tributi da pagare, il giusto a parità di condizioni paga di più, l’altro (l’ingiusto) di meno, e quando c’è da ricevere l’uno non guadagna nulla e l’altro molto”. Scritto nel 400 a.c., non è cambiato molto.