Partecipazioni e compensi

di  Alessandra Leardini

 Il settimanale Il Ponte torna a parlare degli esborsi che le pubbliche amministrazioni riminesi effettuano nei confronti di Spa, Srl, consorzi e cooperative impegnate (talvolta anche fuori dai confini provinciali) in vari settori della vita economica locale.

Erogazioni che spesso sono anche piuttosto consistenti: se la Provincia di Rimini, per portare un esempio, partecipa in 22 società per un valore complessivo di 35 milioni di euro, nel caso del Comune capoluogo la cifra è oltre tre volte superiore raggiungendo quota 160.712.566 euro mentre a Riccione la spesa per 15 società è di 58.446.972 euro.

Ci sono poi i consigli di amministrazione: come vedremo in questa seconda puntata, in alcune società l’elenco delle poltrone è piuttosto corposo, in altre meno; in altre ancora le poltrone costano salate mentre dal punto di vista di chi le occupa, sono un ottimo “integratore di stipendio”.

 Compensi d’oro

Cominciamo dai CdA di alcune delle società partecipate da Provincia e Comuni.   Partiamo da Hera Spa, tra le realtà con i cda più affollati (18 consiglieri) e più generose con presidente e non solo. Al numero uno, Tommaso Tommasi di Vignano (forlivese) vanno 275mila euro ogni anno più un premio di risultato che può raggiungere al massimo i 68.750 euro (il 25% dell’indennità annuale). Il medesimo compenso (con aggiunta di premio) è previsto per l’amministratore delegato Maurizio Chiarini (bolognese). Tutti gli altri consiglieri (tra i quali, per il Comune di Rimini l’ex assessore Lanfranco Maggioli) si vedono aggiudicare 50mila euro che raddoppiano nel caso il consigliere abbia cariche in altre società del gruppo. Non male.

La lista dei “Paperone” prosegue con Banca Popolare Etica, società cooperativa partecipata dal Comune di Rimini, che di consiglieri ne conta 13 con 150 euro a seduta. Al presidente Ugo Biggeri vanno la bellezza di 70mila euro annui, al vicepresidente Luigi Barbieri 20mila euro, agli altri consiglieri non meno di 5mila euro.

Rimini Fiera Spa: 11 membri nel CdA e 5 nel collegio sindacale: al presidente Lorenzo Cagnoni vanno 59mila euro annui più un’indennità di risultato pari al 15% della media dell’utile consolidato (in ogni caso, non superiore a 50mila euro). Al vicepresidente Maurizio Ermeti vanno 29.500 euro mentre gli altri consiglieri percepiscono 600 euro lordi ogni mese più altri 250 a seduta. Non male anche il compenso dei tre membri del collegio sindacale: Mario Giglietti (presidente) percepisce all’anno 24.392 euro, Marco Tognacci e Massimo Pasquinelli (lo stesso presidente della Fondazione Carim) 17.285 euro.

Veniamo a Aeradria Spa, alla quale la Provincia destina 2.415.104 euro in quanto socio di maggioranza: 9 consiglieri e 7 membri nel collegio. Il presidente Massimo Masini incassa 52.912 euro annui, il vicepresidente Mario Formica (probabile candidato alle prossime Comunali a Rimini per il Pdl) 33mila, Massimo Vannucci, altro vice di Masini ma con delega ai rapporti internazionali, 40mila. Agli altri 4 consiglieri vanno 227 euro a seduta.

Venendo invece al collegio sindacale, al gettone di 227 euro si aggiungono compensi che vanno dai 4.885 ai 7.328 del presidente Giovanni Aurigemma.

 Quanti “Paperoni”!

Tra i “Paperon dei Paperoni” delle società partecipate c’è anche Mirco Pari, presidente del Centro Agroalimentare Riminese, società consortile con 9 consiglieri più 3 membri nel collegio: a Pari vanno 51.538,14 euro annui mentre al suo vice Antonio Smurro 22.822,11. Di 150 euro il gettone a seduta dei consiglieri mentre nel collegio sindacale si parla di cifre pari a 8.878 euro e di 12.400 per il presidente Marcello Pagliacci.

Fruttano, e molto, anche le poltrone del trasporto pubblico. A capo di Start Romagna Spa (5 membri nel Cda e 3 nel collegio) c’è Sergio Amadori al quale vanno 39.508,96 euro l’anno. Il vicepresidente ne ottiene 10mila così come gli altri tre consiglieri.

Agenzia Mobilità vede invece 6 consiglieri e 3 membri in collegio. Per tutti è previsto un gettone di presenza di 100 euro che si somma ai compensi annui: 39.514 per il presidente Franco Fabi, 15.802 per il vice, Oriana Bertuccioli, 11.852 per gli altri consiglieri.

Poltrone dorate anche a Romagna Acque. Il presidente Arianna Bocchini (area territoriale forlivese) si aggiudica 42.610,80 euro annui. All’amministratore delegato (ravennate) spettano 36.175,80 euro mentre il vicepresidente Tonino Bernabè (riminese) incassa 26.524,80 euro. Cifre consistenti anche per gli altri due consiglieri: 10.125 euro ai quali va sommato (per tutti) un gettone di 121,50 euro a seduta.

La lista dei “Paperoni” prosegue con Gabriele Burnazzi, amministratore unico di Rimini Holding Spa al quale va un compenso lordo annuo di 43.292 euro.

Dall’ex coordinatore dell’area economico-finanziaria del Comune di Rimini all’ex assessore di Riccione Alessandro Casadei, oggi presidente di Geat Spa con 35.184 euro annui assicurati. Agli altri 4 consiglieri (3 donne) vanno 11.728 euro. Non se la cava male neanche Lucio Berardi, presidente di Palariccione Spa, che incassa all’anno 35mila euro mentre gli altri 8 consiglieri si “accontentano” di 7.746,85 euro.

Sempre restando in tema di ambiente, proficue sono anche le poltrone di Anthea, Amir e Servizi Città Spa (partecipata da Comune di Rimini e SGR). Il presidente di Anthea Srl Valeriano Fantini si aggiudica 48.102 euro annui, gli altri due consiglieri nulla. Il presidente di Amir Rodolfo Pasini prende 36mila euro. 12mila vanno al vicepresidente Giuseppe Tomasetti, 6mila agli altri 3 membri del Cda. Quanto a Servizi Città Spa, il presidente Giovanni Mazzoccoli prende 20.658 euro così come l’amministratore delegato Bruno Tani. Agli altri tre consiglieri va un gettone di 206 euro a seduta. Infine compensi consistenti anche a Rimini Terme Spa con il presidente Giovanni Panciroli (23mila euro).

 Legge non sempre uguale per tutti

Lepida Spa: il presidente, Gabriele Falciasecca nominato dalla Regione Emilia Romagna, si vede assicurati 54.773 euro annui, gli altri due consiglieri non hanno compenso. Itinera  Srl: Il presidente Francesco Sberlati guadagna 36.500 euro. Per gli altri quattro consiglieri la poltrona è gratuita.

Tra i Cda più affollati c’è quello di UniRimini Spa con ben 11 consiglieri che incassano 150 euro. In aggiunta, al vicepresidente Fabio Zavatta ne vanno 12mila e al presidente Luciano Chicchi 17.064 annui.

Nessun compenso invece per presidente e consiglieri di Eticredito (8 consiglieri), il Consorzio Strada dei vini e dei sapori dei colli di Rimini (ben 22 consiglieri), Rimini Congressi Srl (con a capo il direttore della Camera di Commercio di Rimini Maurizio Temeroli), Rimini Teatro Spa (numero uno il presidente dell’ente camerale riminese Manlio Maggioli) e Consorzio Stazione srl.