Non solo Palas

Il Simposio internazionale sulle biotecnologie, di metà settembre, avrebbe dovuto inaugurare ufficiosamente il nuovo Palacongressi di Rimini. Sicuramente sarebbe stata una buona cartolina di presentazione per un pubblico proveniente soprattutto dall’estero. Per le ragioni note (ulteriore ritardo nel completamento dei lavori) questo non è potuto avvenire.

Ma lasciando da parte questo “disguido”, che comunque non aiuta l’immagine del territorio, ci sono altri problemi cui mettere mano per trasferire dalle parole ai fatti il fatidico “fare sistema” del turismo locale.

 Il primo fa riferimento ai collegamenti e alla raggiungibilità del nuovo Palas, lontano qualche chilometro dalle linea degli alberghi.  Una strada stretta (e anche malmessa) e un bus ogni mezz’ora, che negli orari di punta si  riempie all’inverosimile costringendo i congressisti a viaggiare come sardine (pensate che pubblicità per un pubblico straniero!),  sono in stridente contrasto con la modernità della nuova struttura e ne depotenzia  la competitività. In verità stupisce che questo aspetto non sia stato considerato nel mentre si progettava il Palacongressi, quasi fosse un dettaglio insignificante.  Un problema, quello dei collegamenti, meno sentito  per il Palas di Riccione, più centrale e vicino agli  hotel.

 Collegato al congressuale, ma anche al fieristico,  c’è l’aspetto accoglienza e promozione, dove si investono parecchi denari, soprattutto all’estero (quanto spesi bene  è di difficile valutazione), per poi non fare niente nel mentre il visitatore, magari straniero, arriva da solo sul posto.

Se è vero che la promozione più efficace è il passaparola di un cliente soddisfatto, quale migliore occasione per promuovere la città e il territorio sarebbe quella di offrire, anche come gesto di cortesia e di benvenuto,  una piccola visita guidata alle principali risorse storiche-paesaggistiche del luogo ?   I visitatori sono già qui e non bisogna farli venire.  Quanto può costare ?  Qualche migliaia di euro. Bene, questo semplice gesto di accoglienza a tutt’oggi non è previsto da nessuno degli enti preposti alla promozione del nostro turismo, che procedono rigorosamente ognuno per proprio conto.

 Nell’economia mondo si suole ripetere che a competere non sono solo le imprese, ma l’intero territorio. Questo è tanto più vero per il turismo. Palacongressi e Fiere  non vendono solo spazi,  ma l’intero sistema territoriale. Soprattutto nel periodo autunno-invernale, quando non c’è il diversivo del mare, chi partecipa ad un congresso o ad una fiera, a fine giornata,  potrebbe avere voglia di assistere ad un evento culturale (uno spettacolo, una mostra, un concerto, ecc.), la cui programmazione va quindi pensata anche in questa funzione. E la comunicazione, nel senso di informare i visitatori di tutto quello che la città offre in ciascun momento, deve essere altrettanto efficace, coinvolgendo gli alberghi  e gli organizzatori degli eventi.

 In sintesi, essendo il turismo un prodotto unico, ma fatto di tante componenti, è auspicabile un migliore coordinamento  e un maggiore gioco di squadra.  Anche per essere più efficaci.