La fabbrica del futuro

Viviamo in tempi, per tante ragioni, difficili. Ma è anche un’epoca di grandi cambiamenti, che bisogna saper cogliere per prepararsi e non rimanere indietro.  Interessa tutti, in modo particolare i giovani che devono scegliere dove e come formarsi per un futuro inserimento lavorativo. Ma anche le scuole che devono formarli.

La nuova fabbrica 4.0: ovvero la quarta rivoluzione industriale

Se identifichiamo la prima rivoluzione industriale con l’invenzione del motore a vapore (1784), che consentì di riunire in capannoni tante macchine e di lanciare le ferrovie, la seconda con l’avvento dell’elettricità (1870), la terza con l’elettronica e l’automazione della produzione (1969), oggi siamo alla quarta, dove  il digitale e l’intelligenza artificiale la fanno da padrone.

Uno studio della Boston Consulting Group intitolato “Uomini e macchine nell’industria 4.0: come le tecnologie trasformeranno la forza lavoro industriale entro il 2025”, che prende l’avanzata Germania come caso-studio, enumera i dieci cambiamenti che con molta probabilità produrranno il maggiore impatto nei prossimi anni:

Le grandi banche dati: ridurranno il numero di lavoratori addetti al controllo qualità, mentre aumenterà la domanda di esperti nella gestione e analisi dei dati (data analysts);

Il crescente uso dei robot (sempre più intelligenti): ridurrà la richiesta di lavoro manuale e ripetitivo, come nelle mansioni di assemblaggio e confezionamento, ma incentiverà  la domanda di coordinatori di robot. In verità qui c’è qualcosa che va anche in controtendenza: di recente la fabbrica Mercedes ha ricominciato ad assumere operai qualificati perché la domanda di prodotti sempre più personalizzati e unici mette fuori mercato i robot, che possono eseguire solo operazioni ripetitive;

I veicoli dei servizi logistici si muovono da soli: ci sono già nei depositi di Amazon, la principale piattaforma di commercio on line, e la loro diffusione ridurrà il personale addetto ala gestione del magazzino;

 La simulazione delle linee di produzione: allo scopo di ottimizzare le operazioni, un numero crescente di aziende effettua ex ante simulazioni dei processi produttivi, prima di dare avvio alla produzione vera e propria. Questo farà crescere la richiesta di ingegneri industriali ed esperti in simulazioni;

La rete di fornitura intelligente: le nuove tecnologie consentono di monitorare costantemente l’intera catena di rifornimento di un’azienda, per cui ci sarà meno bisogno del lavoro di pianificazione, a cambio di un ma aumento di  quello di coordinamento e di gestione delle consegne manuali per piccoli lotti (basta pensare ai tanti piccoli pacchi degli acquisti on line);

La manutenzione preventiva: sistemi di monitoraggio e sensori (internet delle cose) consentono di prevenire la rottura di una macchina prima che questa si blocchi. Esempio: ci sono già lavatrici che tramite scheda GSM (Global System for Mobile Communications) sono in grado di segnalare i propri guasti al manutentore più vicino.    Questa possibilità farà crescere il lavoro associato al disegno dei sistemi di produzione, alle tecnologie informatiche, alla gestione di dati scientifici e ai servizi ingegneristici di assistenza, ma taglierà i manutentori tradizionali;

Le macchine fornitrici di servizi: un produttore di compressori vende aria compressa come servizio, ma non la macchina, di cui rimane titolare, facendosi carico della manutenzione. Un po’ come avviene con i distributori di bibite o snack. Un modello di attività che, oltre a creare lavoro nella produzione di macchine e del servizio collegato, avrà bisogno di  commerciali per estendere  la rete di vendita;

L’autorganizzazione della produzione: il disegno di una linea di produzione che si coordina in automatico  ed ottimizza l’impiego dei fattori, riduce il lavoro di pianificazione, ma fa crescere quello degli esperti in  gestione e interpretazione dei dati;

La produzione di parti complesse: l’uso del laser e delle stampanti 3D abilita una impresa a creare parti complesse tutte in una volta, eliminando la necessità di costruire le singole componenti, per poi assemblarle.   Mano lavoro da una parte, compensato da un aumento nel disegno e nella creazione del modello in 3D del pezzo, da realizzare negli uffici di ricerca e sviluppo, dall’altra.

Guida, assistenza remota, documentazione:  società di logistica forniscono istruzioni che contengono anche l’esatta ubicazione della merce sugli scaffali, dove avviene la scansione automatica dei codici a barre. Lo stesso sistema è disegnato per interventi, in remoto, di manutenzione basica. Sono sistemi che migliorano l’efficienza e domandano nuove funzionalità  di ricerca e sviluppo, uso di tecnologie informatiche e assistenza digitale.