I senza casa  

Con tante abitazioni in esubero che ci sono in provincia di Rimini, scrivere di  persone senza casa è quasi un non senso. Ma accade perché non sempre il mercato riesce a soddisfare tutte le richieste e le possibilità di spesa. Così dove i margini di guadagno sono risicati il mercato non interviene, cioè non costruisce, ed a quel punto è il Pubblico che se ne deve fare carico, costruendo per l’affitto o consentendo forme di edificazione molto economiche come l’autocostruzione, dove l’unico esempio in provincia si è avuto a San Giovanni in Marignano (ad un costo di mille euro per metro quadro).

Per i meno abbienti un’altra possibilità risiede nell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), a Rimini gestita da Acer (Azienda casa Emilia Romagna). Nella difficile situazione sociale che viviamo l’attesa sarebbe per un aumento delle domande, ma così non è stato: erano 2.002 le domande nel 2007,  sono diventate 2.005 nel 2013.  Praticamente stabili. Come mai ?  Forse la risposta sta nel basso numero degli alloggi assegnati, e dove gli affitti sono calmierati, che non incentiva a fare domanda: appena 50, in provincia di Rimini, nel 2013. Non è andato diversamente negli anni precedenti. A questi ritmi vuol dire che ci vogliono quaranta anni per esaurire la graduatoria. Non proprio incoraggiante. Probabilmente le duemila domande rappresentano solo le situazioni più urgenti.

Considerando che gli alloggi ERP gestiti da Acer Rimini sono, a fine 2012, 2.141, ci vorrebbe almeno un raddoppio delle disponibilità (Rapporto Orsa 2013). Cioè investimenti in una edilizia di servizio, più che per il profitto.