Donne d’impresa

Ma le donne sanno anche intraprendere. Così una impresa attiva su cinque, qualcosa in più a Rimini, è capitanata proprio da una (o più) donna. Nel 2013, mentre il totale delle imprese attive cominciavano, per effetto della crisi, a flettere, al contrario quelle al femminile, almeno a Rimini, compivano un discreto balzo in avanti.  Stranamente in coincidenza con un calo assoluto dell’occupazione delle donne, quasi si trattasse di un estremo tentativo di fare qualcosa. Ma improvvisarsi imprenditrice non è facile.   Infatti già l’anno dopo, nel 2014, le imprese riminesi con titolare donna crollavano di 800 unità. Lo stesso fenomeno è capitato a Forlì-Cesena, tornando così sotto i valori di partenza, da dove faticosamente le donne imprenditrici stanno risalendo.

Complessivamente, stando alle elaborazioni della Camera di Commercio della Romagna, le donne impegnate in una impresa, in qualità di socio o titolare, sono state, nel 2017: 14 mila in provincia di Rimini, 17 mila a Forlì-Cesena, 13 mila a Ravenna.  Dati grosso modo stabili negli ultimi cinque anni.

Senza troppi cambiamenti nel corso degli anni, le donne intraprendono soprattutto nel commercio e nel turismo, e molto più lontano in agricoltura e attività immobiliari.

Come si vede il lavoro da compiere per una completa parità delle opportunità non manca. Ed anche se ci sono miglioramenti non bisogna tacere il fatto che a volte si torna persino  indietro.

Secondo il Global Gender Gap Report 2017, del Forum Mondiale dell’Economia, l’Italia, su 144 paesi considerati, si posiziona all’82mo posto, che sono cinque posti più in basso del 2008.  Ma dove veramente il nostro paese è indietro, scendendo alla 118ma posizione, è proprio nella partecipazione economica delle donne.