Il Quartiere 5 di Rimini, che si estende da Santa Giustina a San Vito, per finire alle Celle, compreso tutta la zona mare da Torre Pedrera a Viserbella, dove risiedono oltre 33 mila persone, è il più popoloso del comune di Rimini. Non solo. E’ anche quello che, dall’anno 2000, quando gli abitanti non arrivavano
Categoria: Urbanizzazione
URBANISTICA E SVILUPPO LOCALE
Intervista all’arch. Daniele Fabbri, già Direttore del Dipartimento del Territorio del Comune di Rimini, andato di recente in pensione. Nel tuo lungo percorso professionale hai attraversato l’urbanistica e gli uffici tecnici dei Comuni di Riccione, Misano Adriatico, Cattolica e Rimini. Come sintetizzeresti il contributo che le scelte urbanistiche hanno dato allo sviluppo di questi territori
Terra bruciata
Una abitazione, un capannone, ma anche una strada, un impianto sportivo e tanto altro, insomma tutto quello che costruiamo in genere si fa consumando il suolo. Che non è infinito. Quindi più ne occupiamo, meno ne resta disponibile per l’agricoltura, un bel parco, ma anche per lasciare sfogo agli argini di un fiume (infatti dove
Consumo del suolo e abitazioni vuote
Non tutti lo ricorderanno, ma stando all’ultimo censimento delle abitazioni del 2011, in provincia di Rimini sono risultate 40 mila abitazioni non occupate, che sono praticamente vuote, se non tutto l’anno (molte sono residenze turistiche), per buona parte del tempo. Sempre facendo fede ai censimenti, dal 1971 al 2011 le abitazioni non occupate da residenti
Pericolo terremoti a Rimini: rischio medio
Dopo l’ultimo tragico terremoto, in Italia non infrequenti (nel Novecento è stato calcolato un terremoto importante ogni tre anni), soprattutto lungo la fascia appenninica, passata l’emergenza e la conta dei morti e dei danni, si torna a parlare dell’annosa questione se non sia il caso di intervenire prima, cioè prevenire, piuttosto che piangere dopo. Discorso
Rimini: il degrado e la bellezza della città
“La bellezza è negli occhi di chi guarda” diceva Goethe. E’ soggettiva, indefinibile, è una questione di sguardo, di visione d’insieme. Nel contesto della tradizione architettonica e urbanistica di una città, la bellezza esprime innanzitutto una necessità, oggi; quella di voler rintracciare le trame di un’estetica che sembra essere perduta. Occorre semplicemente guardarsi attorno; la
Le abitazioni (tante) da riformare
Mentre si lamenta una scarsa crescita dell’economia, affermare che ci sono troppe abitazioni non piacerà ai costruttori, ma è la realtà. Ed è il risultato di un processo molto semplice: la fine della crescita della popolazione. Perché nonostante l’immigrazione, che oggi rappresenta l’11 per cento dei residenti in provincia di Rimini, dagli anni novanta del
Le abitazioni ci sono, ma non si vendono
Tra i settori colpiti dalla crisi sicuramente quello delle costruzione è ai primi posti. A Rimini, e in Italia, la bolla immobiliare non è esplosa come negli Stati Uniti e in Spagna, dove avevano un po’ esagerato con le edificazioni, sostenute dal credito facile delle banche, nondimeno le conseguenze si fanno sentire anche da noi.
Rimini: il suolo consumato
Per l’ultimo Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano 2012, edito dal Ministero dell’Ambiente e dall’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, sono state scelti 51 comuni con popolazione superiore a cento mila abitanti, tra cui Rimini, ed alcune rivelazioni sono sicuramente interessanti. La prima è di ordine demografico: dal 2002 al 2010 il saldo naturale del comune di
Quelle 28 mila case in più
Un indicatore dell’abbondanza (o della scarsità) delle abitazioni rispetto alle famiglie che le dovrebbero occupare è dato dal loro rapporto, che nella provincia di Rimini, causa anche le residente turistiche, è stato sempre superiore all’unità. In altri termini, ci sono sempre state più abitazioni che famiglie. Il fenomeno delle abitazioni non occupate (vuote), almeno nei
Abitare “green”
di Marzia Caserio La via dell’argilla è quella da seguire. Insieme a paglia, muratura e legno. Una parte della rivoluzione nel campo della bioedilizia, almeno per ora, passa da quel materiale che da millenni viene utilizzato per capanne – come nell’antico Egitto – e per creare, nei secoli a venire, prodotti di vario genere. Oggi,
Leonardo Benevolo: “Non esiste nessuna riminizzazione”
Intervista di Lucia Renati Quando, a metà degli anni Novanta, arrivò insieme al figlio a Rimini per redigere il Piano Regolatore della città, rimase stupito. Stupito da una Rimini che si aspettava ‘riminizzata‘ come si diceva in quegli anni. Un aggettivo che le è rimasto appiccicato, per indicare le brutture della cattiva urbanizzazione, della cementificazione