URBANISTICA E SVILUPPO LOCALE

Intervista all’arch. Daniele Fabbri, già Direttore del Dipartimento del Territorio del Comune di Rimini, andato di recente in pensione. Nel tuo lungo percorso professionale hai attraversato l’urbanistica e gli uffici tecnici dei Comuni di Riccione, Misano Adriatico, Cattolica e Rimini. Come sintetizzeresti il contributo che le scelte urbanistiche hanno dato allo sviluppo di questi territori

Terra bruciata

Una abitazione, un capannone, ma anche una strada, un impianto sportivo e tanto altro, insomma tutto quello che costruiamo in genere si fa consumando il suolo. Che non è infinito. Quindi più ne occupiamo, meno ne resta disponibile per l’agricoltura, un bel parco, ma anche per lasciare sfogo agli argini di un fiume (infatti dove

Rimini: il degrado e la bellezza della città

“La bellezza è negli occhi di chi guarda” diceva Goethe. E’ soggettiva, indefinibile, è una questione di sguardo, di visione d’insieme. Nel contesto della tradizione architettonica e urbanistica di una città, la bellezza esprime innanzitutto una necessità, oggi; quella di voler rintracciare le trame di un’estetica che sembra essere perduta. Occorre semplicemente guardarsi attorno; la

Le abitazioni (tante) da riformare

Mentre si lamenta una scarsa crescita dell’economia, affermare che ci sono troppe abitazioni non piacerà ai costruttori, ma è la realtà. Ed è il risultato di un processo molto semplice: la fine della crescita  della popolazione. Perché nonostante l’immigrazione, che oggi rappresenta l’11 per cento dei residenti in provincia di Rimini, dagli anni novanta del

Rimini: il suolo consumato

Per l’ultimo Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano 2012, edito dal Ministero dell’Ambiente e dall’Anci, l’Associazione dei comuni italiani,  sono state scelti 51 comuni con popolazione superiore a cento mila abitanti, tra cui Rimini, ed alcune rivelazioni sono sicuramente interessanti. La prima è di ordine demografico: dal 2002 al 2010 il saldo naturale del comune di

Quelle 28 mila case in più

Un indicatore dell’abbondanza (o della scarsità) delle abitazioni rispetto alle famiglie che le dovrebbero occupare è dato dal loro rapporto, che nella provincia di Rimini, causa anche le residente turistiche, è stato sempre superiore all’unità. In altri termini, ci sono sempre state più abitazioni che famiglie.  Il fenomeno delle abitazioni non occupate (vuote), almeno nei

Leonardo Benevolo: “Non esiste nessuna riminizzazione”

Intervista di Lucia Renati Quando, a metà degli anni Novanta, arrivò insieme al figlio a Rimini per redigere il Piano Regolatore della città, rimase stupito. Stupito da una Rimini che si aspettava ‘riminizzata‘ come si diceva in quegli anni. Un aggettivo che le è rimasto appiccicato, per indicare le brutture della cattiva urbanizzazione, della cementificazione