BT Italia: accordo con risarcimento…e replica BT

La compagnia telefonica British Telecom (BT) Italia aveva lanciato, nella primavera del 2011, una aggressiva campagna di reclutamento di nuovi clienti, probabilmente andando oltre le forze e la capacità organizzativa disponibile. I risultati, come documentato da questo blog, furono pratiche commerciali censurabili e servizi molto al di sotto degli standard.  Le proteste non si fecero attendere  e chi scrisse la lettera da noi pubblicata si è spinto, con il supporto di Federconsumatori Rimini, fino a fare ricorso al  CORECOM  (Comitato Regionale per le Comunicazioni) dell’Emilia Romagna, chiedendo un risarcimento per il danno subito (stacco e sospensione del telefono per un paio di settimane).  Dopo un  primo mancato accordo, nel marzo 2014 (cioè tre anni dopo) la BT accetta, sempre in sede CORECOM, di risarcire il danno con 1.500 euro, riconoscendo di fatto di essersi spinta oltre il consentito.

Oggi la BT, anche con l’acquisto di pagine pubblicitarie sui quotidiani, sembra volersi rifare una nuova immagine, dopo la prima certamente non positiva, e scrive (ovviamente in inglese!) di “arte della connessione”. Gli formuliamo i migliori auguri, sperando che faccia tesoro degli errori e soprattutto gli consigliamo di evitare, pratica particolarmente odiosa, lettere minacciose per il recupero di presunti crediti se questi sono solo il prodotto di un sistema di gestione deficitario.  Se nel futuro il servizio sarà migliore i nuovi clienti non mancheranno di apprezzarlo. Ma il passato non si cancella.

Per ultimo, ci permettiamo di aggiungere che la pretesa, un po’ ideologica, di molti di dipingere il privato sempre e comunque più efficiente,  spesso trova delle smentite.   Ma anche gli errori  possono essere utili se aiutano a migliorare. Questo vale per il privato, come per il pubblico.

 

Ricevo e pubblico dall’Ufficio Stampa della BT:

Egregio Direttore,

in riferimento all’ultimo post ”BT Italia: accordo con risarcimento” pubblicato sul sito da Lei diretto la invitiamo a prendere in considerazione la possibilità di pubblicare le seguenti precisazioni.

BT Italia (gruppo British Telecom): alcune precisazioni

In riferimento al post pubblicato in data 27 luglio 2014 su “Il blog di Primo Silvestri” dal titolo “BT Italia: accordo con risarcimento” desideriamo puntualizzare quanto segue:

BT è presente in Italia da quasi 20 anni e offre servizi di telecomunicazione a oltre 80.000 imprese, impiegando sul territorio italiano un migliaio di specialisti nel settore delle telecomunicazioni. Fra i suoi clienti vanta alcuni fra i principali gruppi industriali italiani, banche, assicurazioni e una fetta importante del mondo della pubblica amministrazione.

Da sempre cerca di offrire ai propri clienti le migliori soluzioni di comunicazione in ottica business: dall’accesso a internet veloce fino a soluzioni di fonia fisse e in mobilità,  dal conferencing fino al cloud.

Sul mercato delle piccole e medie imprese, come tutti gli operatori presenti in Italia, si avvale del supporto commerciale di terze parti, che propongono sul mercato le soluzioni BT. Nella primavera del 2011 non fu, come riporta erroneamente il post, lanciata nessuna campagna e tanto meno ci furono problemi organizzativi in ambito di delivery dei servizi.

E’ possibile che in fase di attivazione si siano verificati dei disservizi e che a fronte dei quali con qualche cliente si sia aperto un contenzioso terminato davanti agli organi competenti. Da parte di BT, anche nella occasione a cui il post fa riferimento, si è cercato di avere la massima comprensione verso il cliente che riteneva di aver subito un disservizio e quindi si è fortemente voluto giungere a una composizione bonaria tra le parti. Anche se è opportuno evidenziare che trattandosi di accordi riservati, vige l’obbligo di non divulgazione.

In merito all’attuale campagna di comunicazione che BT Italia sta svolgendo sui principali quotidiani italiani è volta ad affermare un altro importante risultato raggiunto da BT in Italia: quello di essere il primo Full MVNO interamente dedicato al mondo delle imprese e della Pubblica Amministrazione, cosa che ci permetterà di realizzare e offrire ai nostri clienti una serie di soluzioni innovative in mobilità studiate e pensate appositamente in un’ottica business.

Non da ultimo desideriamo ricordare come, grazie all’apertura del mercato delle telecomunicazioni e all’arrivo di numerosi operatori privati quali British Telecom, negli ultimi anni, la spesa in tlc delle imprese italiane è di molto diminuita nonostante un deciso potenziamento dei servizi.

Ringraziandola anticipatamente per la disponibilità, Le porgo distinti saluti.

Carlo Ridolfi

Ufficio Stampa

BT Italia

(29/07/2014)