Leggo, nell’intervista su Il Ponte (del 25 giugno 2017) di Alessandra Leardini a Rino Mini, patron della Galvanina, che praticamente lavora solo con l’estero, che “avrebbe potuto creare un centinaio di nuovi posti di lavoro”, ma non ha più spazio per crescere e da sedici anni è in attesa dei permessi necessari dal Comune di